Cristiana Capotondi: “Una famiglia per ogni bambino abbandonato”

capotondiok200Sembra ieri, quando tredicenne ragazzina prodigio recitava con Massimo Dapporto nella miniserie televisiva Amico Mio. Poi è cresciuta e si è affermata come attrice a livello internazionale. Oggi, alla recitazione ha aggiunto una nuova sfida, la regia.

Parliamo di Cristiana Capotondi, 33 anni, da anni alla ribalta di cinema e televisione, ora passata dietro la macchina da presa per realizzare un cortometraggio dedicato al primo anno di pontificato di Papa Francesco. Un’idea che è nata dentro di lei dal desiderio di raccontare il grande cambiamento che Jorge Mario Bergoglio ha portato all’interno della Chiesa. Molti gli eventi che hanno colpito Cristiana in questo primo anno di pontificato, dalla lavanda dei piedi ai detenuti del carcere minorile di Casal del Marmo, al suo viaggio a Lampedusa, senza dimenticare la prima omelia del 19 marzo 2013. Un’esperienza, quella da regista, che l’ha divertita e arricchita a livello personale e professionale.

La scintilla che ha fatto nascere il corto, intitolato “Sulla poltrona del Papa”(in calce all’articolo ndr), è stata la dolcezza con cui papa Bergoglio ha accolto il piccolo Didier, un bambino colombiano adottato da una famiglia di Lanciano, accompagnata nel percorso di adozione dall’Associazione Amici dei Bambini.

Nel giorno della Festa delle famiglie, nell’ottobre del 2013, era corso sul sagrato per andare ad abbracciare quell’uomo vestito di bianco, sedendosi poi sullo scranno papale. “Papa Bergoglio – osserva Cristiana Capotondi – ha conquistato non solo i cuori già aperti alla fede cattolica, ma anche quelli degli atei e di persone appartenenti ad altre religioni . Compreso il mio.”

Un filmato che partendo da papa Bergoglio e Didier, coglie l’occasione per affrontare il tema dell’adozione. Un argomento che sta immensamente a cuore a Cristiana. “Nel 2012 – racconta la neoregista – sono andata con una Ong in Afghanistan . E’ stata un’esperienza molto forte, anche perché durante la visita di un centro di maternità ho assistito a un parto. Avrei voluto fare qualcosa, salvare tutti quei poveri bambini dall’orrore della guerra e portarli via con me!”

“Da allora – spiega la Capotondi appoggio l’Associazione Amici dei Bambini (Ai.Bi.- www.aibi.it), che combatte in tutto il mondo l’abbandono minorile con l’adozione internazionale, l’affido e il sostegno a distanza.

“Mi piacerebbe che in futuro fosse data a tutti la possibilità di adottare, – conclude l’attrice – per togliere i bambini da istituti dove molto spesso non sono ben seguiti.” Anche per Cristiana, vera amica dei bambini, non c’è niente che possa sostituire l’amore di una mamma e un papà.

Fonte: (Natural Style)