“Sono la sua migliore amica, devo aiutarla a cercare una mamma e un papà”

sorelle2Sapevano che non si sarebbero riviste presto, ma il loro non è stato un addio. Si sono salutate con un difficilissimo «Hasta pronto», mentre gli adulti che assistevano a quell’abbraccio non riuscivano a trattenere le lacrime.

Blanca e Camila (i nomi sono di fantasia) sono cresciute insieme in un istituto del Sud America, fino al giorno in cui Camila e i suoi due fratellini sono stati adottati da una coppia italiana. E’ successo a  dicembre 2013. Ma non passa giorno che Camila non pensi all’ amichetta del cuore. In un italiano sorprendentemente fluente racconta tutti i pregi di Blanca, perché spera che qualcuno porti anche lei in Italia. Adesso che Camila ha una mamma e un papà, vorrebbe sapere che quella stessa fortuna è toccata anche alla sua amica.

Quella di Blanca è la storia di una bambina di quasi tredici anni, che una mamma ce l’ha avuta per troppi anni. Purtroppo. Fino a quando nel 2007 i vicini di casa hanno denunciato che la bambina era vittima di violenza familiare. Nonostante il suo passato, Blanca è una bambina emotivamente stabile. E’ capace di instaurare rapporti di amicizia con gli altri ospiti del centro, e soprattutto di prendersi cura dei più piccoli. I suoi 12 anni e mezzo non le impediscono ancora di giocare. Camila ricorda che il loro divertimento preferito era ‘giocare a fare le maestre’. Perché Blanca a scuola va bene, si impegna e ottiene buoni risultati. Ma ai libri preferisce comunque la chitarra, che sta imparando a suonare con grande sensibilità. A dirlo, è il papà di Camila che di professione fa il musicista. Con la voce rotta dell’emozione, confida: «Quando le ho chiesto di suonare qualcosa, lei non riusciva a vincere l’emozione. Poi ha iniziato a pizzicare le corde e sono stato io a commuovermi. Non c’è niente di meglio della musica per parlarsi senza parole. E posso dire che Blanca è una bambina meravigliosa, estremamente dolce, sensibile e trasparente. Se non avessimo adottato già tre fratellini, mia moglie ed io l’avremmo presa con noi. C’è una luce nei suoi occhi che mi ha conquistato subito».

Gli operatori del centro sottolineano di questa bambina la capacità di rispettare le regole, di essere collaborativa, espansiva e comunicativa. Camila aggiunge anche che la sua amica è allegra, ama fare gli scherzi e parlare. Loro due erano quasi coetanee e la notte la passavano quasi sempre a chiacchierare, raccontandosi la cronaca della giornata oppure i motivi del loro abbandono. Blanca cercava una ragione alla violenza della mamma. E la giustificava raccontando che tutto era cominciato con la morte del fratello maggiore, investito da un’auto.

Anche la sera nella quale Camila vide in fotografia per la prima volta i suoi genitori, le due amiche bisbigliarono a lungo.  Camila, con il cuore gonfio di emozione, corse in camera per raccontare a Blanca la novità. Quest’ultima, pur sapendo che quella notizia le avrebbe fatto perdere l’ amica del cuore, continuò a ripetere a Camila che era una cosa davvero bella ed era felice per lei. Ma come spesso le capita, anche quella notte Blanca si svegliò tra lenzuola bagnate di un dolore che trattiene tutto per sé, regalando alle persone che incontra solo sorrisi e tenerezza.

Adesso Blanca è l’unica adolescente nel centro e ogni giorno che passa riduce la sua speranza di trovare una mamma e un papà. Camila vorrebbe aiutarla: per questo ha scritto una lettera  all’amica chiedendo ad Ai.Bi. di inviargliela. Eccola:

“Non ti preoccupare, Blanca. Vedrai che i tuoi genitori ti stanno ancora cercando e quando ti troveranno, a loro non importerà se hai 13 anni. Accadrà proprio quello che è successo a me. Quando ti vedranno, leggeranno nei tuoi occhi così dolci, il mondo speciale che hai dentro. Ti ricordi quando passavamo le ore sdraiate in giardino a guardare il cielo e ci chiedevamo perché nessuno ci avesse mai volute da piccole, quali erano state le nostre colpe per essere già così grandi, ma soprattutto a chiederci che cosa volesse dire realmente “essere grandi”… Cara amica mia, non smettere di sperare! Non sei da sola in questo, io sono con te. Io continuo a crederci. Vedrai che qualcuno ci sta già ascoltando. Ma per favore, tu che cerchi una figlia meravigliosa, arriva presto. Blanca è bellissima!”