Vivo in Svizzera. Potreste seguire la nostra pratica per l’adozione internazionale?

Mi chiamo Annabella e scrivo perché desidero sapere se il vostro ente può occuparsi delle pratiche d’adozione per gli italiani residenti all’estero. Mio marito ed io siamo entrambi residenti in Svizzera da svariati anni. Sfortunatamente in Svizzera gli enti che si occupano di adozioni sono pochi e i posti ridotti, quindi abbiamo pensato di affidarci ad un ente italiano, sempre che questo sia possibile. Siamo in attesa della “dichiarazione di disponibilità” da parte delle autorità locali e poi inizieremo le procedure per l’adozione internazionale. Pensate sia possibile aiutarci? Ringraziando in anticipo per la cortese attenzione, porgo distinti saluti

Annabella

 

IRENEBERTUZZIGentile Annabella,

nessun ente italiano può operare in un altro Stato. Quindi qualora lei desideri adottare in Svizzera, dovrà seguire la procedura locale contattando gli Enti che operano nel territorio elvetico.

Tuttavia la legge 184 del 198 prevede che lei, in quanto cittadina italiana, possa scegliere di adottare in Italia. In tal caso potrà far riferimento all’ultimo Tribunale di residenza o al Tribunale di Roma, competente per tutti i connazionali residenti all’estero. Ovviamente questa soluzione comporterà la necessità di recarsi in Italia quantomeno per il deposito della domanda di adozione, anche se non è escluso che il Tribunale possa accogliere la domanda inviata attraverso posta elettronica certificata.

Per lo studio di coppia di norma i consolati italiani all’estero si rendono disponibili a fornire servizi alla coppia stessa. In alternativa, dovrebbe effettuare lo studio di coppia direttamente in Italia. Non sono poche le Asl che facilitano le coppie residenti all’estero concentrando i colloqui in un unico periodo ben definito. Per dubbi o chiarimenti non esiti a contattarci allo 02 988221.

Cordialmente,

Irene Bertuzzi

Responsabile Area Adozioni Internazionali di Ai.Bi.