Quali sono i nuovi requisiti per adottare un bambino cinese?

Buongiorno,

sono un’insegnante quasi 50enne e insieme a mio marito vorrei intraprendere il percorso dell’adozione. Il nostro sogno è quello di accogliere un bambino cinese. Ho letto che la Cina ha di recente modificato i requisiti per poter adottare nel Paese. Potrei avere una panoramica generale sui nuovi requisiti? In particolare, ci sono due cose che non mi sono chiare. Nessun cambiamento per quanto riguarda il titolo di studio richiesto? Nel vostro articolo non se ne parla. E poi: 50 anni è la differenza di età massima tra adottanti e adottato anche nel caso di bambini con bisogni speciali?

Grazie,

 

Michela

 

legnaniCara Michela,

in effetti il “China center for children’s welfare and adoption”, l’Autorità Centrale per le adozioni internazionali in Cina, al fine di facilitare l’adozione, rendendola più veloce e ampliando le possibilità per gli aspiranti genitori, ha modificato alcuni requisiti.

Non tutti, però. Uno di quelli rimasti invariati è proprio il titolo di studio: si continua a richiedere, infatti, che entrambi gli adottanti siano muniti di diploma o di un titolo equipollente.

Ci sono invece delle variazioni per quanto riguarda i limiti di età. Prima entrambi i partner dovevano avere un’età compresa tra i 30 e i 50 anni. Con i nuovi requisiti, invece, si stabiliscono un’età minima (che resta di 30 anni) e una differenza massima tra adottato e adottanti che deve essere di 50 anni.

Le altre modifiche riguardano il reddito e lo stato di salute dei potenziali genitori.

Per quanto riguarda il benessere economico, è previsto che almeno uno dei coniugi abbia un impiego stabile. L’introito annuale minimo della famiglia deve ammontare a 10mila dollari a persona, figlio adottivo compreso. A differenza del passato, dell’introito annuale non fanno parte eventuali pensioni, sussidi di disoccupazione o governativi. Nei casi in cui l’introito annuale della famiglia non raggiunga i 10mila dollari pro capite, i coniugi potranno comunque dimostrare che il reddito di cui possono disporre sia ugualmente sufficiente a garantire un tenore di vita dignitoso nella società di cui fanno parte e nella quale il minore adottato sarebbe inserito.

Altro cambiamento importante è quello relativo ad aspiranti genitori affetti da disfunzioni degli arti o del tronco, severe malformazioni facciali, malattie che richiedono trattamenti a lungo termine che possono pregiudicare l’aspettativa di vita, come tumori maligni, nefrosi, epilessia o sclerosi multipla. Con i nuovi parametri, se uno dei due coniugi è completamente sano e l’altro soffre di una di queste patologie ma è sotto controllo e sta bene, l’adozione si potrà comunque realizzare.

Potranno adottare, inoltre, anche le persone affette da lievi sintomi di altre malattie, tenute sotto controllo con medicinali a basso dosaggio. Nessuna limitazione per coloro che hanno subito trapianti da più di 10 anni e stanno bene. Adozione possibile anche per chi presenta forme di cecità, bassa visione, sordità e mutismo che adotta un bambino nelle stesse condizioni o il cui partner è completamente sano.

Tanti cari saluti,

 

Cristina Legnani

Area Adozioni Internazionali di Ai.Bi.