Adozione a Distanza in Africa. Vorrei sostenere un bambino di un istituto senza creare differenze con gli altri bambini: come posso fare?

Cari Amici di Ai.Bi.,vi scrivo perché stavo leggendo sul vostro sito diverse news sul Sostegno a Distanza e, ovviamente, prima di attivare un’adozione anche io avrei un po’ di domande da farvi.In realtà, quasi tutte le risposte le ho trovate leggendo le varie news e le FAQ, ma mi è rimasta una domanda che mi preme: nei gruppi in cui alcuni bambini sono adottati a distanza e altri no, c’è il rischio che si creino gelosie e invidie? Qual è la formula migliore per non creare queste situazioni?

Grazie Nicola

Gentile Nicola,
grazie di cuore per averci scritto e per averci posto questa domanda interessante che ci consente di dare una risposta e dipanare ogni dubbio: quando avviamo un progetto di Sostegno a Distanza all’interno di un Centro di Accoglienza di minori abbandonati o con gravi disagi familiari, che non consentono ai genitori biologici di poterli crescere in famiglia, siamo consapevoli, sia noi sia i beneficiari stessi, che la missione è quella di garantire la maggior parte di aiuto economico e morale che proviene dal gesto prezioso del sostegno a Distanza.

L’Adozione a Distanza singola è prevista per tutti i bambini del centro nel senso che l’obiettivo è sostenere ogni bambino. I minori stessi sanno che prima o poi arriverà un sostenitore, chi prima o chi dopo, ma quello che loro percepiscono non è una differenza sostanziale tra un bambino sostenuto e uno no. Non ci sono trattamenti diversi.
Ma in realtà, per evitare tutto questo, proprio nell’ultimo periodo stiamo valorizzando e lanciando con forza il Sostegno a Distanza centro e Progetto e cioè la forma di Sostegno comunitario da 25 euro al mese che aiuta tutti i bambini del centro per lo meno a garantire i beni di prima necessità.

Bisogna assolutamente dare valore al Sostegno a Distanza comunitario e accendere i riflettori su di esso affinché tutti i sostenitori possano davvero prenderlo in considerazione. Il sostegno a distanza centro o progetto è principalmente una partecipazione diretta alle attività progettuali di Ai.Bi. rivolte ai minori in difficoltà familiare, ospiti di una comunità di accoglienza.

Attivando questa tipologia di sostegno, contribuiremo a migliorare le loro condizioni di vita, assicurando alimentazione adeguata, visite mediche specialistiche, attività socio–educative, corsi di formazione professionale, percorsi d’inserimento lavorativo per gli adolescenti e tutto ciò che si rende necessario per far sì che i minori ospiti delle comunità sostenute da Ai.Bi. possano crescere, per quanto possibile, serenamente, come se fossero i “nostri” figli.

Pensare alla collettività e non solo la singolo è un valore aggiunto, specialmente in un periodo come questo dove aiutarsi è l’unica risposta per superare le difficoltà che tutto il mondo sta vivendo.

Questo è un sostegno a distanza innovativo, in quanto con soli 25 euro al mese si diventa testimoni attivi della crescita e delle evoluzioni di un gruppo di bambini che non aspettano altro che il calore di una famiglia. Ma quel calore comincia a essere donato proprio dal sostenitore che seguirà costantemente i progressi della crescita di vita di ognuno di loro. Infatti, riceverà mensilmente un report con fotografie, filmati dei bambini e attività del centro e avrà la possibilità di scrivere e comunicare con loro attraverso mail, skype call e soprattutto avrà la possibilità di andare a conoscerli di persona nel centro di accoglienza dove sono ospiti.

Pertanto, caro Nicola, nella speranza di aver chiarito ogni suo dubbio ci auguriamo che anche lei possa far parte presto della nostra grande famiglia.

Grazie ancora per averci scritto
Un caro saluto
Staff Sostegno a Distanza
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