Adozione a Distanza. Anziché sostenere un solo bambino non è meglio aiutare una comunità, un villaggio, una scuola?

Buongiorno Ai.Bi.,

in questo periodo ho letto molte storie da voi pubblicate sulla situazione dei bambini abbandonati ospitati nei centri di accoglienza che voi seguite e, proprio a causa di quanto è capitato qui in Italia, mi sono decisa a fare qualcosa: se non lo faccio ora, dopo con la ripresa della vita normale, chi si ricorderà più di quelli che soffrono?

Però ho un dubbio che vorrei sciogliere: anziché sostenere un solo bambino con l’Adozione a Distanza, non è meglio aiutare una comunità, un villaggio, una scuola?

Grazie

Eleonora

Gentile Eleonora,

grazie per averci scritto e per il suo interesse sull’Adozione a Distanza. Rispondiamo alla sua domanda dicendole che sono assolutamente importanti entrambi gli aiuti, infatti Ai.Bi. li propone con due tipologie di sostegno: l’Adozione a Distanza è un rapporto personalizzato ed esclusivo con un bambino in grave difficoltà familiare. A sostenere quel bambino sarà un unico e solo sostenitore che avrà la possibilità di comunicare direttamente con lui, ricevere foto e aggiornamenti periodici sul suo percorso di crescita e, qualora lo desideri, andarlo ad incontrare nel suo Paese. Potrà così nascere un’autentica grande storia di amore con un “figlio lontano”. L’Adozione a Distanza richiede un impegno mensile di 50 euro per garantire al bambino “adottato” tutto ciò che necessita per la sua crescita (istruzione, vitto, assistenza medica, gioco, vestiario);

Il Sostegno a Distanza invece, è una partecipazione diretta alle attività progettuali di Ai.Bi. rivolte ai minori in difficoltà familiare, ospiti di una comunità di accoglienza o di una scuola come scrive lei. Il suo sostegno contribuirà a migliorare le loro condizioni di vita, assicurando alimentazione adeguata, visite mediche specialistiche, attività socio–educative, corsi di formazione professionale, percorsi d’inserimento lavorativo per gli adolescenti e tutto ciò che si rende necessario per far sì che i minori ospiti delle comunità sostenute da Ai.Bi. possano crescere, per quanto possibile, serenamente, come se fossero i “nostri” figli.

Il Sostegno a Distanza richiede un impegno mensile di 25 euro, se finalizzato ai progetti in corso in uno dei Paesi esteri in cui Ai.Bi. opera o di 10 euro al mese, a favore del progetto Fame di Mamma a sostegno delle strutture di accoglienza aperte in Italia.

Cara Eleonora, nella speranza di aver risposto alla sua domanda ci auguriamo che possa far presto parte della nostra grande famiglia. La invitiamo, casomai dovesse decidere, a compilare il form sul sito. Per qualsiasi chiarimento, non esiti a contattarci al numero 02.988221, Sostegno a Distanza, o scrivendo all’indirizzo sad@aibi.it.

Staff Sostegno a Distanza – Ai.Bi. – Amici dei Bambini