Adozione a Distanza o Sostegno a Distanza? Vorrei mettere qualcosa sotto l’albero di Natale

Buongiorno Ai.Bi.,

mancano pochissimi giorni a Natale e fortunatamente sono a buon punto con l’organizzazione dei festeggiamenti con parenti e amici. Mi sono quindi potuta soffermare sul nuovo anno che, a breve, arriverà. Mi guardo intorno in questo periodo di feste e vedo tante “cose” e mi domando se voglio vivere così, circondata solo da “cose”. No, il mio buon proposito per il nuovo anno è quello di circondarmi anche di solidarietà a favore dei bambini abbandonati. Al di là della “teoria”, la mia scelta nasce dal fatto che mi ritengo molto fortunata, vivo con un tenore di vita agiato e ho il dovere morale di aiutare chi, nel mondo, vive situazioni di estrema difficoltà. Chi più dei bambini privi di una famiglia quindi?

Ho quindi iniziato a documentarmi sulle varie forme di donazione che potrei effettuare. Nello specifico ho sentito parlare sia di adotta un bambino a distanza che di sostegno a distanza e ho saputo che la vostra associazione si occupa di entrambi. Vorrei dunque capire in che cosa consistano e quale sia la differenza tra loro.

Grazie,

Carla

 

Cara Carla,

grazie di cuore per la Sua sensibilità.

Come giustamente ha messo in evidenza Lei, Ai.Bi. promuove sia l’Adozione a Distanza che il Sostegno a Distanza. Le illustro quindi le peculiarità di entrambe queste forme di supporto all’infanzia e le differenze reciproche.

Attivando un Sostegno a Distanza, realizzerà una partecipazione diretta alle attività progettuali di Ai.Bi. rivolte ai minori in difficoltà familiare, ospiti di una comunità di accoglienza. Il Suo sostegno contribuirà a migliorare le loro condizioni di vita, assicurando alimentazione adeguata, visite mediche specialistiche, attività socio–educative, corsi di formazione professionale, percorsi d’inserimento lavorativo per gli adolescenti e tutto ciò che si rende necessario per far sì che i minori ospiti delle comunità sostenute da Ai.Bi. possano crescere, per quanto possibile, serenamente, come se fossero i “nostri” figli.

Il Sostegno a Distanza richiede un impegno mensile di 25 euro, se finalizzato ai progetti in corso in uno dei Paesi esteri in cui Ai.Bi. opera, o di 10 euro al mese, se a favore del progetto Fame di Mamma a sostegno delle strutture di accoglienza aperte in Italia.

Con l’Adozione a Distanza, invece, si viene a creare un rapporto più “personalizzato” ed esclusivo con un bambino in grave difficoltà famigliare. Uno degli elementi che caratterizzano maggiormente l’Adozione a Distanza con Ai.Bi. è infatti il rapporto esclusivo tra genitore e figlio a distanza. A sostenere quel bambino, infatti, sarà un unico e solo sostenitore che avrà la possibilità di comunicare direttamente con lui, ricevere foto e aggiornamenti periodici sul suo percorso di crescita e, qualora lo desideri, potrà andare ad incontrarlo nel suo Paese. Potrà così nascere un’autentica grande storia di amore con un “figlio lontano”.

L’Adozione a Distanza richiede un impegno mensile di 50 euro per garantire al bambino “adottato” tutto ciò che necessita per la sua crescita  (istruzione, vitto, assistenza medica, gioco, vestiario etc.).

Infine, un’importante precisazione. Tutte le quote – sia quelle del sostegno a distanza che quelle dell’adozione a distanza – vengono destinate all’80% alla comunità scelta o al progetto personalizzato del bambino adottato e solo il 20% alle spese di gestione e operative e alle campagne di informazione e sensibilizzazione.

La aspettiamo presto: visiti la pagina dedicata sul nostro sito e ci contatti pure al numero 02.988.221 tasto 3 o via e-mail all’indirizzo sad@aibi.it.

Carlotta Pacione

Settore Adozione a Distanza Ai.Bi.