Adozione. Ecco come mio figlio ha disegnato la nostra famiglia

È stato il suo primo disegno: le braccia di tutti e tre sembrano una catena unica che trova inizio nella mano destra di papà e termina nella mia mano sinistra e tutti senza piedi…volano

Siamo due genitori ansiosi ma abbiamo lottato tanto per nostro figlio e aspettato, per abbracciare il nostro bimbo, così tanto, che non basterebbe sommare il tempo di tre gravidanze.

Quando abbiamo inserito a scuola nostro figlio, decisamente diverso dai tratti somatici “italici”, abbiamo chiesto alle maestre di avvertirci non appena avessero notato qualche cosa di strano.

Al primo incontro possibile ci hanno aperto un faldone con i suoi elaborati: disegni, primi dettati, pensierini… Ero pronta a sentirmi dire che mio figlio dimostra difficoltà, carenze, disturbi (perché, anche se a noi non sembra, la situazione di provenienze del nostro cucciolo, nel suo Paese e nella sua famiglia di provenienza, era di “disagio familiare” e invece il bel sorriso della maestra che ci mostra un suo ultimo disegno, mi solleva il cuore.

“Mi pare si senta bene accolto, che ne dite?” ci dice, girandomi il foglio in cui vedo ritratta la nostra famiglia.

Inizia col papà stilizzato ma caratterizzato adeguatamente, la cui mano è un tutt’uno con quella di Andrea (nome di fantasia) che non ha i piedi a terra ma “vola” ancorato a me con l’altra mano (che non esiste, perché le braccia di tutti e tre sembrano una catena unica che trova inizio nella mano destra di papà e termina nella mia mano sinistra).

Io sono grande e “tanta” (anche nella realtà) e il mio viso stilizzato è solcato da una bocca sorridente. Colori chiari, ben distribuito nello spazio. Che altro potevo chiedere?

Torno a casa, dal primo colloquio, che volo come il mio bimbo nel disegno!

Una mamma adottiva felice

Chiunque voglia comprendere più da vicino il mondo dell’adozione internazionale, può partecipare ad uno degli incontri informativi di gruppo, gratuiti organizzati da Ai.Bi. Maggiori informazioni QUI