Adozione Internazionale. Covid… eppur si parte! “Appena l’abbiamo vista siamo rimasti senza parole”

Cronaca di un primo incontro in Romania: Ma lei prendendoci per mano e sorridendo, ci ha detto ‘mami, papi dai, venite a vedere la mia cameretta”.

 L’emergenza sanitaria ha modificato il nostro modo di vivere, la semplicità nel viaggiare e nel dimostrare affetto verso le persone a noi più care.

La pandemia ha rallentato le attività, i procedimenti, ma seppur con lentezza e con qualche difficoltà il coronavirus non è riuscito a fermare la meravigliosa macchina dell’Adozione Internazionale.

Qualche coppia riesce comunque a coronare il proprio sogno di partire per raggiungere il proprio figlio. Un’attesa carica di emozione e di speranza.

Com’è accaduto a Giovanni e Roberta. Partiti poche settimane fa alla volta della Romania per conoscere la loro meravigliosa figlia, Elisa.

Un primo incontro davvero emozionante!

Il nostro primo incontro è stato emozionantissimo- raccontano – siamo arrivati dove abita la bambina. Elisa ci attendeva assieme alla mamma affidataria ed alla psicologa”.

Come accade in molti Paesi, infatti, anche in Romania, i bimbi in attesa di una mamma e di un papà, vengono accolti, quando possibile, nelle case di famiglie affidatarie.

Un modo per non lasciare i piccoli in istituto e per prepararli all’incontro con i futuri genitori. 

“Appena l’abbiamo vista… – sospira Roberta, mentre gli occhi le si illuminano d’amore, quello unico e speciale che solo una mamma può avere per la propria bambina – siamo rimasti senza parole. Eravamo così felici ed emozionati che non riuscivamo a dire niente!”.

Per fortuna che i bambini, sono sempre un passo davanti agli adulti quando si tratta di spontaneità ed emozioni. Ci ha pensato Elisa infatti a rompere il ghiaccio con mamma e papà: “Elisa, come solo i bambini possono fare, ci ha sorpresi: ci ha preso per mano e sorridendoci, ci ha detto ‘mami, papi dai, venite a vedere la mia cameretta”.

Ed ecco fatto. Anche Giovanni e Roberta si sono magicamente rilassati e hanno stupito a loro volta la piccola: “Le abbiamo proposto di andare in giardino a giocare a rincorrersi e lei non se l’aspettava. Non era abituata a giocare fuori, e ha cominciato a correre felice e ridere stupita per questo nuovo gioco”.

Correre insieme, scherzare, guardarsi sorridendo, sono stati fondamentali per iniziare a trovare una sintonia tra la bambina e i suoi genitori: “In questo modo abbiamo avuto la possibilità di mettere i primi mattoncini del nostro rapporto familiare. 

Ogni giorno passato insieme sentiamo che ci avvicina sempre più –  spiegano commossi Giovanni e Roberta – e che si, stiamo veramente bene noi tre insieme!”.