Adozione Internazionale. Dopo anni di soggiorni solidaristici finalmente il sogno di diventare una famiglia si è avverato…

Benché Mario sia un ragazzino riservato, comincia ad aprirsi e confidarsi di più con i suoi genitori, mostra il proprio affetto ed è contento delle dimostrazioni di amore che loro mostrano nei suoi riguardi…

Dopo l’adozione e l’arrivo in Italia per essere finalmente “famiglia”. Come procede l’inserimento dei minori che giungono dal proprio Paese di origine? Come si evolvono i rapporti tra genitori e figli? Gli amici? E la scuola?

Certo ogni bambino è una storia a sé, ma abbiamo voluto aprire una piccola finestra su uno di loro, Mario (nome di fantasia, per sbirciare con affetto e discrezione sulla sua quotidianità, apprendendo con orgoglio dei suoi progressi, perché la gioia e la serenità di ogni bambino divenuto figlio è anche la nostra.

 

Mario si sta adattando rapidamente alla nuova condizione di figlio. Benché il rapporto affettivo fosse già solido per gli anni di frequentazione dovuti alle vacanze terapeutiche, si nota un progressivo approfondimento del legame e della sicurezza in esso.

Dinamiche familiari in evoluzione

Alcune dinamiche familiari stanno mutando, i genitori notano che, benché Mario sia un ragazzino riservato, comincia ad aprirsi e confidarsi di più con loro, mostra il proprio affetto ed è contento delle dimostrazioni di amore dei genitori, esplicita i propri bisogni e racconta le proprie preoccupazioni.

Mario inizia anche a mostrarsi più oppositivo, soprattutto per quanto riguarda i compiti a casa, ma questo può avere sia a che fare con la maggior serenità nell’esprimere comportamenti non aderenti alle presunte aspettative genitoriali, sia alla fatica legata agli impegni scolastici.

Mario appare desideroso di sottolineare la sua appartenenza, ora ufficiale, alla sua famiglia e all’Italia.

Una nuova confidenza nel rapporto con la casa e con l’ambiente

In casa sta prendendo confidenza con l’ambiente e gli oggetti, mostrando di sentirsi man mano sempre più a suo agio e sicuro. Ad esempio si muove liberamente per la casa, non solo nella sua camera, sceglie la merenda nel frigorifero o nella dispensa. Anche nell’ambiente esterno inizia a muoversi con più sicurezza e padronanza.

Mario e la scuola

Poche settimane dopo l’ingresso in Italia il minore ha iniziato un graduale inserimento scolastico, preceduto da un colloquio conoscitivo con il coordinatore scolastico che ha permesso di valutare le modalità più opportune. Mario è stato inserito in seconda media in modo da trovare un compromesso tra l’età anagrafica e la preparazione scolastica.

L’inserimento sembra ben avviato, il ragazzo sta facendo amicizia con i compagni nonostante l’obbligo di distanziamento sociale e della mascherina.

Al momento le lezioni si tengono tutte in presenza. Il personale scolastico si è mostrato molto attento, accogliente e sensibile. È stato predisposto dagli insegnanti, in collaborazione con la famiglia, un piano didattico personalizzato che esonera Mario dalla seconda lingua straniera per permettergli di fare alcune ore di potenziamento della lingua italiana e riduce in parte il carico di compiti da fare a casa, in modo da venire incontro alle difficoltà linguistiche che il ragazzo ha ancora.