Adozione Internazionale. “È stato il giorno di pioggia più bello della nostra vita!”

Nonostante il Coronavirus, alcuni Paesi danno la possibilità alla coppie straniere di incontrare i loro figli adottivi: è il caso della Romania. La “fotografia” del primo incontro

Il giorno dell’incontro con il proprio figlio, accolto in adozione? Il più bello della vita, per qualsiasi coppia. E questo a prescindere dalle condizioni esterne, pandemiche o metereologiche che siano, perché, nonostante il Coronavirus, la voglia di accoglienza delle coppie non si ferma… Questa è una realtà che, ogni tanto, bisogna ricordare, per illustrare con quella potenza che solo le immagini sanno dare, il miracolo adottivo. Così può essere utile riportare il messaggio inviato allo staff di Ai.Bi. – Amici dei Bambini da una coppia che, recentemente, ha avuto l’occasione di incontrare, nel suo Paese d’origine, quel figlio tanto atteso e di stringerlo in un abbraccio.

“Daniel – scrivono questi due neo-genitori – lo abbiamo immaginato in mille modi, erano mesi che pensavano al primo incontro con lui, a cosa dirgli, a quale regalino dargli, dove metterci nella stanza in cui saremmo stati ad aspettarlo… beh, quando la psicologa ci aveva detto che bisogna essere adattabili, che è importante immaginare come sarà, ma anche essere disponibili ad adattarsi velocemente alla situazione, aveva proprio ragione!”.

Adozione: il giorno più bello

“Siamo andati in auto fino alla casa dove lui abita – hanno detto ancora – sotto un diluvio torrenziale e, dopo aver parcheggiato, abbiamo cercato di scegliere il regalo più adatto e di impacchettarlo perché non si bagnasse sotto la pioggia. Abbiamo alzato un attimo la testa… e lui era lì, ci stava aspettando, da solo e fermo in mezzo al giardino che ci sorrideva facendoci ciao con la manina. È stata un’emozione fortissima, io ho mollato tutto e sono uscita subito dall’auto per correre ad abbracciarlo, mio marito in velocità ha preso il gioco che stavano preparando ed è arrivato anche lui, emozionatissimo. Dopo averci salutati e guardati con gioia e stupore, Daniel ci ha preso per mano e ci ha fatti entrare in casa, per giocare, finalmente all’asciutto! È stato il giorno di pioggia più bello della nostra vita!”.