Adozione internazionale. Le foto del mio passato? Nessuno me le ha scattate

Quando i bambini arrivano nella nuova famiglia spesso non hanno con sé un ricordo che molti altri bimbi hanno: le fotografie

Le foto ricordo costituiscono un’importante traccia del passato di un bambino. Quando questo diventa grande può guardarle, osservarle, recuperando così una parte del proprio vissuto, riportandola alla mente. Purtroppo, però, i bimbi adottati dall’estero non sempre portano con sé, nella nuova famiglia e nel nuovo Paese di destinazione, questo tipo di ricordi.

Recentemente in una sede di Ai.Bi. – Amici dei Bambini è arrivata una richiesta da una coppia abbinata con due bambini colombiani. La coppia chiedeva se avrebbero avuto tutte le foto che erano state scattate ai bambini, dati in affidamento famigliare, negli anni precedenti.

L’operatrice si è trovata a dover spiegare loro che in questi Paesi le famiglie affidatarie sono figure quasi professionali, che quindi svolgono il loro ruolo per lavoro, mentre le foto della crescita dei bambini sono una cosa che di solito fanno una mamma e un papà per tenere i ricordi dei figli e lasciare anche ai figli stessi dei ricordi della loro infanzia.

Una cosa che fa riflettere sulla difficoltà dei genitori adottivi dei loro figli come di bambini abbandonati, che vengono assistiti nelle necessità principali e per il resto sono quasi invisibili. Nel caso delle foto, significa non poter avere traccia del proprio passato perché nessuno ti aveva talmente a cuore da voler “conservare” i tuoi ricordi.

Solo in Cina le tate hanno l’usanza di preparare i book fotografici addirittura con la descrizione a fianco, come un vero e proprio diario. Ma negli altri Paesi non mi è mai capitato di riscontrare questa cosa. La coppia, alla fine, ha capito, dopo che ho spiegato, e ha chiuso la telefonata con l’operatrice dicendo “non importa, recupereremo quando staremo insieme facendo tantissime foto”.