Adozione Internazionale. I Paesi sono tutti chiusi per il Covid-19 come ci dicono i servizi sociali?

Cara Ai.Bi,

siamo una coppia che ha appena intrapreso il percorso per l’Adozione Internazionale. Durante i colloqui con i servizi sociali del nostro territorio, consequenziali alla nostra dichiarazione di disponibilità, ci è stato detto che ci conviene, per il momento, lasciar perdere perché tutti i Paesi di provenienza dei bambini sono chiusi a causa del Covid-19. Avendo però letto sul vostro sito di adozioni andate a buon fine, questa spiegazione non ci soddisfa.

Davvero la situazione è questa?

Carla e Antonio

Cari amici,

sulla base della nostra esperienza diretta di ente autorizzato all’Adozione Internazionale, riteniamo che ad oggi non sia corretto affermare che tutti i Paesi di origine dei minori siano chiusi a causa della pandemia di Covid-19 in corso. Innanzitutto, è necessario intendersi sul significato che si vuole dare al termine “chiuso”.

Dall’inizio dell’emergenza sanitaria, infatti, la quasi totalità delle autorità nei Paesi di origine dei minori non ha mai dovuto interrompere completamente le proprie attività. Gli enti autorizzati hanno potuto continuare a depositare la documentazione delle coppie, le equipe multidisciplinari delle autorità locali hanno proseguito con l’attività di valutazione dei dossier ricevuti e, soprattutto, è stato possibile ricevere proposte di abbinamento per le coppie in attesa anche nel corso degli ultimi mesi.

E’ tuttavia un dato di fatto che i tanti provvedimenti restrittivi che le autorità in tutti i Paesi (anche e soprattutto in Italia) si sono trovate a dover prendere per limitare la diffusione del contagio hanno reso più difficili i viaggi delle famiglie all’estero per portare a termine le procedure di adozione.

A partire dal mese di settembre, tuttavia, molti Paesi si sono attrezzati per permettere la fase di convivenza all’estero tra le coppie e i minori anche in questo momento così complesso, in alcuni casi applicando procedimenti “virtuosi”.

Se è vero che ad oggi le coppie in attesa in Cina e Russia, per esempio, non possono ancora correre ad abbracciare i propri figli, sono molteplici i voli carichi di coppie decollati negli ultimi due mesi alla volta di Paesi dell’Est Europa, di Paesi del Sud America oppure di quelli asiatici.

Grazie alla collaborazione tra le diverse autorità, in questo momento eccezionale la durata dei soggiorni all’estero può risultare anche più breve del solito.

Sul tema specifico, peraltro, è previsto, per martedì 16 dicembre, a partire dalle ore 10.00, un webinar del CEFAM – Centro Europeo Formazione e Accoglienza Minori, con la partecipazione del vicepresidente CAI (Commissione Adozioni Internazionale), Vincenzo Starita. Può trovare di seguito le informazioni: https://www.aibi.it/ita/evento/webinar-ladozione-internazionale-ai-tempi-del-covid-19/

Sperando di esservi stato utile, porgo i miei più cordiali saluti.

Michele Torri

Responsabile Adozioni Internazionali – Ai.Bi. – Amici dei Bambini