Adozione Internazionale. “Siamo fortunati e profondamente orgogliosi del cammino intrapreso da nostro figlio, di chi è diventato e dei suoi progetti. Eppure…”

“Nostro figlio sente il bisogno di tornare nel suo paese d’origine per respirare le sue radici”. Sabrina e Riccardo raccontano il desiderio del loro figlio adottivo di riscoprire la sua storia e completare il cerchio. Leggi la loro testimonianza

Siamo i genitori di un ragazzo di 22 anni, ben integrato nel contesto locale in cui vive da oltre 15 anni insieme a noi. È uno studente modello, un ottimo calciatore e una figura conosciuta e stimata nel quartiere per il suo carattere gentile e la sua attenzione verso i più giovani. Da anni è attivo nella parrocchia come animatore e chitarrista del coro.
Lui è la nostra gioia più grande, insieme a sua sorella, nostra figlia biologica, che lo ha accolto come un fratello e continua ad amarlo visceralmente, ricambiata con immenso affetto.
Siamo fortunati e profondamente orgogliosi del cammino che ha intrapreso, di chi è diventato e dei progetti che ancora sogna di realizzare. Eppure…

Un vuoto inspiegabile

Nonostante questa vita meravigliosa, c’è sempre stato in lui “qualcosa” che non gli permette di chiudere il cerchio. Questo “qualcosa” è rimasto indefinito anche per noi, un bisogno profondo che emerge a cicli irregolari. A volte resta sopito per mesi o anni, ma quando riaffiora, è potente ed esplosivo.
In quei momenti, nostro figlio vive una forte tristezza e tende a isolarsi per non farci preoccupare o turbare la sua ragazza, che gli resta amorevolmente accanto cercando di aiutarlo.

Il buio delle origini

Non è una sensazione sempre uguale. Nel tempo, grazie anche all’aiuto della psicologa di Ai.Bi. che ci ha seguito nel post-adozione, abbiamo compreso che riguarda un pezzo di storia rimasto oltreoceano. Lì, tra memorie confuse e idealizzate, si trovano le radici di quel “qualcosa”: una Bolivia lontana e selvaggia, dove ha trascorso la sua infanzia prima di entrare in un hogar e incontrare noi, la sua famiglia.
È una questione irrisolta che spinge il suo cuore e la sua mente verso quel luogo.

Il bisogno di tornare alle origini

Nostro figlio sente il bisogno di tornare nel suo paese d’origine per respirare le sue radici. Vuole spingersi fino ai piedi della Cordigliera, dove le Ande lo hanno cullato, e verificare se i ricordi che custodisce corrispondono alla realtà. Desidera sentire di nuovo l’odore salmastro dell’Altipiano, dominato dal lago Titicaca, e rivivere la potenza della pioggia che sembra scorrere nelle sue vene.
Ricorda l’arsura dell’estate che tutto inaridiva, persino i sentimenti di chi lo ha abbandonato. Ha bisogno di affrontare questi ricordi e di fare i conti con quella parte della sua storia che ancora oggi lo chiama.

Il nostro sostegno

Ci ha raccontato a parole ciò che cerca, ma sappiamo che si tratta di un bisogno intimo, inesprimibile e umano, che va oltre ogni ragione. La Bolivia è nel suo cuore e scalpita.
Ha lottato duramente per sentirsi pienamente italiano, perché ama noi e la sua vita qui. Ma sente anche l’urgenza di tornare alle origini, per affrontare ciò che è stato prima della sua nuova vita con noi.

Un viaggio verso il passato

Grazie alle tecnologie, ha già esplorato virtualmente i luoghi a lui familiari su Google Earth. Ha scritto mail a un paio di educatori che ha ritrovato su Internet e contattato su Facebook alcuni ex compagni d’infanzia, meno fortunati, che oggi conducono vite difficili in Bolivia. Ragazzi come lui, che però, usciti dalla tutela, hanno dovuto costruire da soli il proprio futuro.
Lo lasciamo partire, da solo come desidera, con grande apprensione. Speriamo che trovi il modo di elaborare le emozioni e i ricordi che riaffioreranno durante questo viaggio tanto cercato, ma al tempo stesso poco preparato.
Noi saremo qui, nell’altro emisfero, con le braccia pronte ad accoglierlo al suo rientro, insieme al bagaglio di esperienze e risposte che riporterà a casa.

(Sabrina e Riccardo)

Informazioni e domande sull’adozione internazionale

Chi sta considerando un’adozione internazionale o semplicemente desidera avere maggiori informazioni su questi temi, può contattare l’ufficio adozioni di Ai.Bi. scrivendo un’e-mail a adozioni@aibi.it.
Ai.Bi. organizza periodicamente anche dei corsi pensati per dare alle coppie che si avvicinano per la prima volta al mondo dell’adozione, dando loro le nozioni base sulla normativa di riferimento, le procedure da espletare, la presentazione della domanda di idoneità, ecc. A questo link si possono trovare tutte le informazioni relative al prossimo corso online “Primi passi nel mondo dell’Adozione Internazionale”. Dona per il Fondo Accoglienza Bambini Abbandonati

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