Adozione internazionale: sono 526 le coppie adottive che hanno adottato un minore straniero nel 2020 

Il dato che certifica un calo del 41 % rispetto all’anno precedente è stato reso noto dalla Commissione Adozioni Internazionali. L’inizio del 2021 fa sperare in una ripresa.

L’anno della pandemia ha fortemente segnato anche le adozioni internazionali: sono infatti 526 le coppie che hanno concluso l’adozione di un minore straniero nel 2020 rispetto alle 969 del 2019, con un calo quindi del 41%.

La chiusura di tanti Paesi non ha permesso alle coppie di ottenere i visti di ingresso e di portare a termine la procedura adottiva, realizzando così una contrazione significativa rispetto all’anno precedente.

Lo sforzo messo in campo dalla Commissione per le Adozioni Internazionali, dagli Enti Autorizzati e dal Ministero degli Esteri ha però permesso di contenere il calo, che nel periodo estivo si stimava ancor più importante.

I Dati della Commissione Adozioni Internazionali

Dai dati pubblicati sul sito della Commissione, si evidenzia come siano stati presi in esame i 60 Paesi nei quali sono depositate pratiche di coppie italiane in attesa di adottare.

Il primo e unico Paese che ha permesso di portare a termine più di 100 adozioni, per la precisione 103, è la Colombia, Nazione che è risultata essere molto collaborativa e che all’inizio del lockdown primaverile si trovava ad ospitare un alto numero di coppie italiane.
Altri 4 Paesi hanno fatto registrare un significativo numero di autorizzazioni all’ingresso, superando le trenta unità:
India 65,
Ungheria 59,
Bielorussia 35,
Ucraina 32.

La Federazione Russa, che è sempre stata tra i Paesi più rilevanti, nel 2020 ha registrato solo 23 adozioni.
Vi sono poi 10 Paesi con i quali sono state realizzate da 10 a 20 adozioni e 17 che ne hanno viste realizzare da 1 a 10.
Ma con gli altri 27 Paesi , purtroppo nessuna adozione è stata portata a termine.

Nel 2020 si è determinato un radicale cambio dei Paesi di provenienza

Anche i numeri dei 50 Enti Autorizzati iscritti all’Albo, hanno fortemente risentito della situazione internazionale.
Il forte rallentamento di alcuni Paesi come la Federazione Russa, la Repubblica Popolare Cinese e l’India, che per anni hanno fatto arrivare un alto numero di bambini, ha determinato un radicale cambio dei territori di provenienza, con la conseguenza che gli Enti che tradizionalmente lavorano con tali Paesi hanno subito un notevole calo.

Hanno invece, se pur debolmente, resistito coloro che adottano dai Paesi sudamericani (la Colombia innanzitutto) e da alcuni Paesi europei come Ungheria e Romania.

I dati qui sotto lo dimostrano:

solo 7 Enti hanno concluso più di 20 adozioni (coppie adottive), fra cui 3 enti di LIAN (Life In Adoption Network ): Cifa – che si conferma con il più alto numero (37), ASA 25 e Ai.Bi. 21.

Altri 15 Enti ne hanno concluse più di 10, ben 25 Enti (quindi la metà degli stessi) da 1 a 10 adozioni, mentre 3 Enti non ne hanno conclusa nessuna.

Così come annunciato nel comunicato della Commissione per le Adozioni Internazionali, la fine del 2020 e l’inizio del 2021 fanno sperare in una ripresa.

Noi operatori ci vogliamo credere!!!