Adozione nazionale. E’ possibile rifiutare il rischio giuridico?

Buongiorno Ai.Bi.,

da qualche tempo io e mio marito stiamo pensando di avviare le pratiche per l’adozione nazionale, ma c’è un possibile ostacolo che ci frena: il rischio giuridico.

Mi spiego meglio. So che per l’adozione nazionale non è richiesto un decreto di idoneità come per l’internazionale. Tuttavia, sono anche a conoscenza del fatto che tutte le coppie che presentano la domanda al Tribunale vengono messe tra loro in competizione su diversi fattori, come l’età e la condizione economica. Oltre a questo, anche nel momento in cui si riuscisse ad accogliere un bambino, resterebbe il problema del rischio giuridico. Sinceramente questo periodo di affido prima che l’adozione vera e propria sia completata ci fa un po’ paura. Se una coppia si rifiutasse a priori di accettare la possibilità del rischio giuridico, questo potrebbe compromettere l’eventuale adozione?

Grazie,

Ilaria

 

MARIA GALEAZZI (3)Buongiorno Ilaria,

come correttamente ha segnalato, per l’adozione nazionale non è necessario ottenere un decreto di idoneità come per quella internazionale: è sufficiente presentare la propria disponibilità al Tribunale per i Minorenni. Tale disponibilità resta valida per 3 anni ed è rinnovabile per altri tre.

È vero che tra le aspiranti coppie adottive viene effettuata una comparazione, ma questa non dipende esclusivamente dall’età e dal livello di reddito. Lo scopo di tale comparazione è quello di individuare la famiglia più adatta per un determinato minore in attesa di adozione. E a questo scopo vengono considerati molti fattori, oltre a quelli anagrafico e reddituale, per esempio la  perché la presenza o meno di altri figli, piuttosto che il tipo di professione svolta, si valuta insomma in quadro generale della famiglia che ha dato disponibilità per meglio assicurare la migliore accoglienza per quel bambino specifico.

Rispetto al rischio giuridico, nei casi di adozione nazionale è previsto. Quello che può cambiare è il grado di rischio, che varia in relazione alle modalità con cui il minore è stato dichiarato adottabile, infatti  vi è una diversità di grado di rischio giuridico e il periodo della sua durata tra il caso di un neonato la cui madre biologica non volesse essere riconosciuta e il caso di minore ai cui genitori è stata tolta la potestà genitoriale. Accogliere un bambino, significa accogliere la sua storia e questo comporta sicuramente qualche rischio, a volte minimo a volte più alto…

 

Un caro saluto

Maria Galeazzi,

Area Italia di Ai.Bi.