Adozione. Nei costi riferiti dagli enti autorizzati sono comprese anche eventuali integrazioni?

Buongiorno,

Siamo una coppia giovane (appena trentenni entrambi) e con una situazione economica, come quasi tutti i ragazzi di oggi, che deve essere tenuta sotto stretta osservazione, pertanto, anche i piccoli scostamenti rispetto a quanto preventivato per noi hanno un valore e ne dobbiamo tenere conto.

Abbiamo da sempre avuto il desiderio di adottare un bambino, e siamo già in possesso del decreto di idoneità. Abbiamo da poco iniziato a girare gli Enti che potrebbero seguirci durante tutto il percorso e francamente dobbiamo dire che non è così facile districarsi tra le tante e diverse realtà. 

Abbiamo sentito parlare in più casi di relazioni di integrazione richieste dal Paese di provenienza dei bambini, vorremmo meglio capire se queste relazioni rientrano nello standard dei costi riferiti al Paese o dobbiamo aspettarci ulteriore aggravio di costi?

Scusate per il disturbo e grazie,

Loredana e Gabriele

 

 

Cari Loredana e Gabriele,

nessun disturbo, ci fa piacere poter rispondere ad una coppia attenta come voi.

In generale, in funzione della procedura dei singoli Paesi, l’Ente tiene in considerazione i costi relativi a integrazioni che vengono regolarmente richieste e li include in quella che viene definita “quota estero” .

In alcuni casi, non prevedibili all’inizio, può accadere che la richiesta di integrazioni superi di gran lunga lo standard generalmente richiesto, ed è in queste particolari situazioni che la quota può aumentare e gravare quindi sulla coppia oltre a quanto stabilito nella scheda costi.

Sul nostro sito al seguente link, troverete quanto sopra descritto.

Un caro saluto Staff Ai.Bi.