Adozione. “Non potevate farmi un regalo più bello: sapere di avervi donato la speranza di diventare genitori adottivi”

“Nostro figlio. Una SPERANZA SOPRA OGNI SPERANZA: a lui va il ringraziamento più grande”.

Speranza.

Una parola dolce che come un balsamo ripara le anime strappate.

Se avesse un suono sarebbe quello della risacca del mare. Quello delle onde che delicatamente si infrangono sulla riva per poi allontanarsi, ma solo per un attimo, il tempo di disperdere a largo dubbi e preoccupazioni per poi ritornare.

La speranza è così.  Quando meno te l’aspetti riaffiora, nelle parole di uno sconosciuto, tra le righe di un libro, in un pensiero, in un ricordo.

È quel sentimento che illumina gli occhi velati di un bambino che a mille chilometri di distanza stretto nel suo lettino, sogna il caldo abbraccio di una mamma e di un papà e continua a sperare ogni giorno che quel desiderio si avveri.

È quella forza che ridona fiducia ai cuori di tante famiglie adottive, guerrieri dell’amore, che investono tutte le loro forze per raggiungere il loro figlioletto e riempirlo di tutti quei baci che per anni non hanno potuto dargli. E lottano e camminano, corrono, si feriscono, si rialzano e vanno avanti grazie alla speranza.

La stessa che come una fiammella alberga nei cuori delle tre famiglie che nei giorni scorsi, a Barletta hanno partecipato all’incontro informativo di gruppo organizzato da Ai.Bi. e che aveva solo bisogno di una voce di conforto per poter tornare a splendere con il suo solito vigore.

Un’esperienza che a causa dell’emergenza sanitaria si è svolta a distanza ma che non per questo è stata meno intensa e ricca di confronto, di conoscenza e di emozione.

Tre coppie ognuna con una loro storia, sentimenti, vissuto, ma tutte unite dal forte desiderio di intraprendere la strada verso l’adozione.

Un percorso lungo, a volte non facile, ma pieno di amore. Lo stesso che ha comunicato Elena Salvemini, volontaria attiva Ai.Bi. e mamma adottiva di Exaucè, proveniente dalla Repubblica Democratica del Congo, che con gioia, e con trasporto ha donato agli aspiranti mamma e papà tutta la sua esperienza.

Elena, grazie. Ci hai donato la speranza

Così ha esordito una coppia al termine dell’incontro. La speranza di potercela fare in questo percorso fatto di tribolazioni, di attese e di paure dovute anche alla pandemia che sta sconvolgendo le vite di noi tutti.

Un ringraziamento che ha risuonato dal profondo, ha spalancato le finestre ed giunto dritto al centro del cuore di Elena sciogliendosi in lacrime di gioia.

Il regalo più bello per le nozze d’argento di Elena

Proprio quel giorno Elena, celebrava 25 anni di matrimonio.

Un traguardo importante, carico d’emozione, ma anche a volte di difficoltà, come è la vita di tutti.

Un cammino d’amore reso ancora più forte e più gioioso dalla luminosa presenza di Exaucè, loro figlio, dove quante volte avrà fatto capolino la speranza…

La speranza di abbracciarlo la prima volta come figlio e quella di Exaucè di trovare il calore dei propri genitori. Il desiderio di un futuro sereno per il loro ragazzo.

Rivedere questo sentimento negli occhi di 3 famiglie che aspettano di diventare genitori è stato per Elena, il regalo più bello in un giorno così importante:“Oggi nel 25°anniversario del nostro matrimonio io ho visto la speranza negli occhi di 3 famiglie che aspettano di diventare genitori. E credo che questo sia stato il modo più bello di festeggiare il nostro anniversario – racconta – Un grazie a chi in questi 25 anni ci ha dato forza, speranza, alle nostre famiglie, agli amici di sempre e quelli incontrati in questi anni. E a chi ha reso tutto questo una SPERANZA SOPRA OGNI SPERANZA: nostro figlio, a lui il ringraziamento più grande.”