Adozione e scuola. Le linee guida per inserire a scuola, nel migliore dei modi, i minori adottati

Un incontro formativo destinato a insegnanti e genitori adottivi per costruire un ambiente scolastico sicuro, attento e inclusivo per i bambini appena diventati figli

Accogliere un bambino adottato in una nuova famiglia è un passaggio delicato, che non coinvolge solo i soggetti direttamente interessati (bambino e genitori), ma anche tutto il contesto in cui vive la famiglia, a partire dalla scuola. Non a caso, l’inserimento scolastico di un alunno adottato rappresenta uno snodo fondamentale, per il quale sono anche state redatte delle apposite linee guida, anche se non sono in molto a conoscerne l’esistenza.
Proprio per questo Ai.Bi. Amici dei Bambini, da oltre 40 anni coinvolta e dedicata a 360 gradi alla promozione e la sensibilizzazione sulla cultura dell’accoglienza e dell’adozione, da anni propone attività di formazione rivolte agli insegnanti sulle linee di indirizzo MIUR per il diritto allo studio degli alunni adottati, aggiornate nel 2023.

Il webinar

All’interno di questo percorso, ad aprile, nell’ambito del progetto PTVA dell’AULSS 9 Scaligera, si è tenuto un webinar che ha riunito oltre cinquanta partecipanti attorno a questo tema tanto sensibile quanto poco esplorato: come accogliere efficacemente a scuola un minore adottato.
Relatrice dell’incontro è stata Vilma Feltrin, insegnante, madre adottiva e coordinatrice regionale del Movimento famiglie adottive Ai.Bi. del Friuli Venezia Giulia. Il suo intervento ha potuto portare a tutti i partecipanti non solo competenze teoriche, ma anche l‘esperienza diretta, tanto da genitore quanto da docente. Le sue parole hanno sottolineato quanto l’accoglienza scolastica debba andare ben oltre il semplice inserimento amministrativo: serve ascolto, empatia e la capacità di leggere tra le righe delle storie personali.
Molti dei bambini adottati, soprattutto tramite adozione internazionale, arrivano in Italia già in età scolare. Le loro esperienze pregresse – a volte segnate da trascuratezza, violenza, o lunghi periodi in istituto – rendono necessario un approccio educativo mirato.

Strumenti adeguanti e umanità

Spesso questi bambini sono erroneamente etichettati come BES (Bisogni Educativi Speciali), ma il loro percorso richiede attenzioni diverse: non sono “problematici”, ma “particolari”, e vanno accompagnati con strumenti specifici e grande umanità. L’ansia di “essere all’altezza”, il desiderio di compiacere i nuovi genitori, la difficoltà a orientarsi in una lingua e cultura sconosciute sono solo alcune delle sfide da affrontare.
Il contributo di Vilma Feltrin è stato prezioso anche in termini pratici: ha condiviso un vademecum realizzato dal suo istituto scolastico con le “regole d’oro” per una buona inclusione. Non si tratta solo di buone prassi, ma di uno sguardo pedagogico consapevole e rispettoso delle fragilità dei bambini adottati. Due ore di webinar intense e partecipate, in cui è emersa forte la volontà di costruire una rete tra insegnanti e famiglie, per garantire a ogni bambino adottato non solo il diritto all’istruzione, ma soprattutto il diritto a sentirsi accolto.

Informazioni e domande sull’adozione internazionale

Chiunque, coppie e single, sia interessato ad avere maggiori informazioni sull’Adozione Internazionale o a intraprendere l’iter adottivo può partecipare ai tanti webinar e corsi organizzati da Ai.Bi. Amici dei Bambini. Per informazioni, contattate l’ufficio adozioni di Ai.Bi. scrivendo un’e-mail a adozioni@aibi.it. Dona per il Fondo Accoglienza Bambini Abbandonati

Ogni donazione gode delle seguenti agevolazioni fiscali.