Adozioni gay. Cardinale Bagnasco (Cei): “I figli non sono necessariamente un diritto. Il bene dei bambini richiede il papà e la mamma”

bagnascoQualunque desiderio, pur legittimo, che ognuno può avere, non deve mai diventare necessariamente un diritto”. Il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, interviene sulla sentenza della Corte d’Appello di Trento che ha riconosciuto una coppia di uomini come padri di due gemelli nati in Canada con la maturità surrogata.

Il bene dei bambini, secondo il buon senso universale – aggiunge –, richiede il papà e la mamma, quindi una famiglia nella quale il papà e la mamma si integrano con armonia ed efficacia per il bene e per l’amore dei propri bambini”.

Anche l’Osservatore Romano titola nell’edizione di oggi: “A Trento una sentenza discutibile”. E nell’articolo riporta le parole della storica Lucetta Scaraffia al Corriere: “I figli nascono da un uomo e da una donna. Questi due gemelli della sentenza, invece, adesso risultano figli di due donne, per via della maternità”, e i bambini nati in questo modo “pagano un prezzo altissimo: non conosceranno mai la loro madre”.

Lo stesso Papa, rivolgendosi alla Rota Romana, avvertiva l’anno scorso che “non può esserci confusione tra la famiglia voluta da Dio e ogni altro tipo di unione”. In San Pietro, aprendo il convegno ecclesiale della sua diocesi, aveva spiegato che è proprio la reciprocità e complementarietà nella differenza”  tra uomo e donna, padre e madre, a “far crescere” e “maturare” i figli. Più volte il Papa ha parlato delle “colonizzazioni ideologiche” che negano “la prima e più fondamentale differenza, costitutiva dell’essere umano” e così “avvelenano l’anima” e “distruggono una società, un Paese, una famiglia”.

Nel pieno del dibattito parlamentare sulla Cirinnà, il cardinale Gualtiero Bassetti aveva spiegato al Corriere che le unioni civili andavano “riconosciute in quanto tali, omosessuali compresi”, ma senza equiparazioni col matrimonio e figli, “per le adozioni ci vogliono un uomo e una donna”. Lo stesso cardinale Bagnasco aveva detto l’anno scorso che “i figli non sono mai un diritto, poiché non sono cose da produrre e i bambini hanno diritto di crescere con un papà e una mamma perché la famiglia è un fatto antropologico, non ideologico”.