Adozioni internazionali, Brasile: l’Ambasciata e i Consolati italiani complicano le procedure adottive

Le coppie che adottano in Brasile in quegli Stati in cui non esistono Consolati d’Italia cui rivolgersi per le procedure di legalizzazione e richiesta dei visti legate all’iter di adozione internazionale devono affrontare una serie di problematiche che portano all’aumento dei tempi e dei costi dell’adozione. Infatti solo 7 Stati,sui 27 della Federazione Brasiliana, possono contare su un’adeguato punto di riferimento attraverso: i 6 Consolati d’Italia – San Paolo, Paranà, Rio Grande do Sul, Rio de Janeiro, Minas Gerais e Pernambuco – e la Cancelleria Consolare dell’Ambasciata d’Italia a Brasilia (Distretto Federale). Tutti coloro che desiderano adottare in altri Stati si trovano a doversi appoggiare su uno di quelli elencati con inevitabili disagi logistici.

Difficile anche mettersi in contatto telefonico. La Cancelleria Consolare dell’Ambasciata d’Italia a Brasilia, per esempio, risponde alle telefonate per non più di 3 ore alla settimana rendendo impossibile la vita a chi necessita informazioni urgenti e non si trova a Brasilia. Complesso anche, se non impossibile, ottenere risposte alle mail inviate agli indirizzi di posta elettronica indicati sui siti internet dell’Ambasciata nonché dei diversi Consolati.

Le procedure vigenti complicano quindi notevolmente il percorso adottivo di quelle coppie che si trovano a doversi spostare in un altro Stato per completare il proprio iter, con ripercussioni sui tempi e i costi dell’adozione.

Infatti prima di procedere con la legalizzazione, la Cancelleria Consolare dell’Ambasciata d’Italia a Brasilia richiede che i documenti vengano legalizzati anche dal Ministero degli Affari Esteri Brasiliano. Questo comporta per la coppia anche la necessità di fare tradurre i documenti sul posto, dal momento che il traduttore deve aggiungere una nota relativa alla legalizzazione effettuata presso il Ministero degli Affari Esteri Brasiliano.

In queste trasferte presso l’Ambasciata di Brasilia è richiesta la presenza del rappresentante della coppia – cosa che, inevitabilmente comporta un aggravio dei costi sostenuti dalla coppia – per tutto l’iter procedurale conclusivo a Brasilia.

A seguito della recente modifica delle circoscrizioni consolari di riferimento (maggio 2012), infine, si segnala che i funzionari dell’Ambasciata d’Italia a Brasilia non sembrano ancora possedere piena dimestichezza con le procedure di adozione, al punto che essi stessi hanno dichiarato di aver contattato i Consolati che si trovano in altri Stati del Brasile per avere informazioni su come procedere.

Insomma, una serie di complicazioni burocratiche. Se solo l’Adozione Internazionale fosse trasferita – come proposto da Ai.Bi. nella Riforma della Legge dell’Adozione Internazionale – sotto la competenza del Ministero degli Esteri con delega ad un funzionario presso ogni Ambasciata siamo certi che la materia potrebbe essere gestita in modo molto più efficiente con corrispondente riduzione dei disagi che oggi le coppie sono obbligate ad affrontare.

Visiona la Procedura per le Adozioni pubblicata dall’Ambasciata d’Italia a Brasilia – LEGGI