Adozioni internazionali. È vero che sono cambiate le regole per adottare in Cina?

Buongiorno Ai.Bi.,

siamo una coppia di aspiranti genitori adottivi: potendo scegliere il Paese in cui indirizzarci, il nostro sogno sarebbe  quello di accogliere un bambino cinese. Sappiamo che, rispetto a qualche anno fa, sono cambiate le regole per adottare in Cina, ma non siamo aggiornati su questo. Vi presento quindi la nostra situazione familiare e vi chiedo di darci un’indicazione in merito alla possibilità, per noi, di avviarci all’adozione internazionale in Cina.

Io e mio marito abbiamo rispettivamente 40 e 46 anni e siamo entrambi in ottima salute. Mio marito ha un lavoro stabile nell’amministrazione di una media azienda del nostro territorio, mentre io sono un’insegnante, purtroppo ancora precaria. Infine, siamo sposati da un anno, anche se conviviamo da 10: convivenza comprovata da relativa documentazione ufficiale del nostro Comune di residenza.

Sapete indicarci se la nostra situazione è conforme alle nuove regole per l’adozione in Cina?

Grazie,

Nicoletta

 

legnaniCara Nicoletta,

la vostra situazione familiare risponde quasi del tutto ai requisiti previsti per le adozioni internazionali in Cina. In realtà ne mancherebbe uno, ma non vi preoccupate: tra non molto sarete nelle condizioni giuste anche da questo punto di vista. Mi spiego con ordine.

Da gennaio 2015 il “China center for children’s welfare and adoption”, Autorità Centrale di Pechino, ha modificato alcuni requisiti per l’adozione internazionale, con l’obiettivo di renderla più facile e veloce e di ampliare le possibilità per gli aspiranti genitori.

Tra le variazioni introdotte, le più importanti sono relative all’età e al benessere economico della coppia.

Per quanto riguarda l’età, prima entrambi i partner dovevano avere un’età compresa tra 30 e 50 anni. Con i nuovi requisiti, invece, si sono stabilite un’età minima, che resta di 30 anni, e una differenza massima tra adottato e adottanti che deve essere di 50 anni. Nel vostro caso, essendo entrambi più giovani di 50 anni, non ci sono problemi da questo punto di vista.

Relativamente al benessere economico, Pechino prevede ora che almeno uno dei coniugi abbia un impiego stabile. Per quanto riguarda voi, il lavoro di suo marito risponde a questo requisito. Inoltre la Cina chiede che l’introito annuale minimo della famiglia adottiva ammonti a 10mila dollari a persona, futuro figlio adottivo compreso. Ma attenzione: nel caso in cui il vostro reddito annuale non raggiunga i 10mila dollari pro capite, non disperate. Gli aspiranti genitori potranno infatti dimostrare che il reddito di cui dispongono sia comunque sufficiente a garantire un tenore di vita dignitoso nella società di cui fanno parte e nella quale il futuro figlio sarebbe inserito. Rispetto al passato, le nuove regole non considerano, però, nell’introito annuale, eventuali pensioni, sussidi di disoccupazione o governativi.

E veniamo al “punto debole”. L’Autorità Centrale cinese non prende in considerazione i periodi di convivenza degli aspiranti genitori e chiede tassativamente che la coppia sia sposata da almeno due anni. Voi lo siete solo da uno, ma non vi manca molto per raggiungere i due. Nel vostro caso, quindi, si tratterebbe solo di attendere qualche mese. Nel frattempo potreste comunque iniziare l’iter, presentando domanda di adozione al Tribunale e avviando il percorso con i servizi sociali.

A presto, dunque…

 

Cristina Legnani

Adozioni internazionali di Ai.Bi.