Adozioni Internazionali. Kirghizistan: revocate dalla CAI le autorizzazioni agli Enti italiani

 

KirghizistanBIMBADopo la oramai nota vicenda dello scorso dicembre, che aveva coinvolto 30 coppie italiane, truffate dall’intermediario a cui si erano affidati per adottare in Kirghizistan, la CAI, Commissione per le Adozioni Internazionali, il 19 marzo 2013 ha deliberato la revoca di tutte le autorizzazioni rilasciate agli enti autorizzati italiani ad operare nel Paese (oltre ad Airone Onlus, l’Associazione di Volontariato Cuore Onlus, Lo Scoiattolo Onlus, I Bambini dell’Arcobaleno Onlus).

La comunicazione è stata data oggi, sul sito stesso della Cai. Si tratta di una scelta fatta «in considerazione dell’attuale situazione socio-politica nel Paese e degli eventi che hanno coinvolto anche enti italiani».

La Commissione precisa che «eventuali nuove proposte di collaborazione in Kirghizistan saranno valutate all’esito dell’emanazione, da parte delle competenti autorità kirghise, della preannunciata riforma della normativa in materia di adozione».

Dunque, solo dopo una riforma del sistema, la CAI deciderà se riprendere o meno le adozioni internazionali.

Proprio ieri, l’ex console onorario a Bishkek, Giorgio Fiacconi,aveva fornito una ricostruzione dettagliata dei fatti che hanno determinato lo scandalo delle adozioni internazionali nel Paese. Bambini che erano stati precedentemente considerati adottabili, in realtà non lo erano. (leggi la notizia).