Adozioni internazionali. Perché i servizi sociali non ci hanno letto la relazione su di noi?

Buongiorno,

siamo una coppia candidata all’adozione internazionale. Dopo aver presentato la domanda al Tribunale dei minori della nostra città, abbiamo effettuato il previsto percorso con i servizi sociali, fino alla relazione finale. Ma proprio qui, è avvenuto qualcosa che  non ci aspettavamo. Al termine dello studio di coppia, infatti, gli operatori dei servizi sociali non ci hanno voluto fare leggere la relazione e l’hanno consegnata direttamente ai giudici che decideranno se concederci o meno l’idoneità per l’adozione. Personalmente non riteniamo corretto questo comportamento: non ci è stata data la possibilità di leggere che cosa fosse stato scritto su di noi, con il rischio che fossero state riportare informazioni non corrispondenti al nostro percorso adottivo. I servizi sociali possono comportarsi in questo modo? Non sarebbe stato un nostro diritto leggere la relazione?

Grazie per le spiegazioni,

Valeria e Filippo

 

cbernicchi-fotoCari coniugi,

le buone prassi, elaborate dalla singole Regioni o dalla stessa Commissione Adozioni Internazionali in un apposito studio, prevedono che la relazione redatta dai servizi sociali a seguito dello studio di coppia venga fatta leggere, quindi condivisa, e controfirmata dagli aspiranti genitori. Questo al fine di permettere alla coppia di verificare se, in tale relazione, essa possa effettivamente riconoscersi. È un diritto dei coniugi adottivi, infatti, fare delle osservazioni in merito a quanto scritto nella relazione su di loro. Può accadere, per esempio, che gli operatori sociali descrivano una determinata situazione dell’aspirante famiglia adottiva in un certo modo su cui la coppia non si trova d’accordo: la condivisione della relazione serve dunque, in questi casi, per risolvere eventuali fraintendimenti in quella relazione che verrà poi utilizzata dal Tribunale per i Minorenni al fine della decisione in merito alla concessione o meno dell’idoneità per l’adozione internazionale.

Tuttavia, ciò è previsto dalle buone prassi e non da normative di legge. Pertanto, i singoli servizi sociali sono liberi di seguire tali indicazioni o meno. Certo, seguire le buone prassi sarebbe sempre meglio che non farlo, ma nulla avrebbe potuto obbligare gli operatori che ci hanno seguiti nello studio di coppia a farvi leggere la relazione.

In ogni caso, un caro augurio per il proseguo del vostro percorso adottivo.

 

Cinzia Bernicchi

Adozioni internazionali di Ai.Bi.