Adozioni internazionali, verso la nuova legge: come avete trovato l’atteggiamento dei giudici durante il colloquio? Nuovo sondaggio

Aumentano i decreti di non-idoneità in Italia: il crollo ha toccato in cinque anni il 49% (dati CAI 2011). Nel frattempo si moltiplicano i casi di coppie che, svolgendo il colloquio con i giudici presso il Tribunale per i Minorenni, si sono sentite messe sottosopra da un atteggiamento selettivo.

L’ultimo caso eclatante, del quale abbiamo dato notizia ieri, si è verificato a Milano: una coppia, dapprima scartata dal Tribunale dei Minori milanese per via di un figlio disabile, ha vinto il ricorso in Appello sulla base delle indagini psico-sociali dei Servizi locali, che dichiaravano la coppia pronta per un’idoneità all’adozione internazionale.

Il fatto non deve passare inosservato in quanto fa intendere che vi sia uno scollamento tra i servizi, che hanno la competenza di svolgere un’indagine ravvicinata e realistica sulle coppie aspiranti, e chi invece può sconvolgere queste stesse analisi, sentenziando un giudizio contrario.

Alla radice del problema c’è una cultura della selezione che vede le aspiranti coppie adottive come soggetti da indagare e analizzare, anziché preziose risorse da accompagnare e valorizzare. Il nuovo sondaggio di AiBiNews invita le coppie adottive ed aspiranti tali a far sentire al loro voce sull’argomento. [poll id=”49″]