Affido di pronta accoglienza: quando l’amore non può aspettare

Scopri l’affido di pronta accoglienza e il ruolo cruciale delle famiglie d’urgenza. Per offrire sicurezza e sostegno nei momenti di crisi

L’abbiamo detto più volte: l’affido familiare non solo può assumere molte forme differenti, ma si modula anche seguendo tempi ogni volta diversi, per i minori e per le famiglie.
Tante volte può succedere che delle situazioni familiari evolvano con il tempo e, venendo monitorate con costanza, si arrivi a un momento in cui i servizi sociali pensano sia meglio trovare per il minore una sistemazione temporanea all’interno di un altro nucleo familiare. Altre volte, invece, le cose accadono molto più velocemente. In questo secondo caso si parla di “affido di pronta accoglienza”: una risposta rapida, umana e preziosa che entra in gioco quando un minore deve essere allontanato immediatamente dal proprio contesto familiare, a causa di situazioni critiche che non lasciano spazio all’attesa.

Quando si attiva l’affido di pronta accoglienza?

Le circostanze che portano all’attivazione di questo intervento sono spesso drammatiche e inaspettate, come:

  • violenze domestiche o gravi negligenze,
  • improvvisi ricoveri o lutti che rendono i genitori indisponibili,
  • segnalazioni dall’ospedale alla nascita del minore,
  • abbandoni o situazioni di forte disagio sociale.

In tutti questi casi, i servizi sociali devono agire con tempestività per evitare che il bambino viva ulteriori traumi. Qui il tempo non si misura in giorni, ma in ore.

Accogliere “al volo”: cosa significa?

Essere famiglia di pronta accoglienza non significa, duqnaue, solo aprire la porta di casa. Vuol dire essere presenti proprio quando il bisogno è più grande, quando la fragilità del bambino è estrema e la sua storia si infrange contro l’incertezza. Questa forma di affido richiede equilibrio emotivosensibilità e disponibilità immediata: può trattarsi di accogliere un neonato appena dimesso dall’ospedale, un bambino disorientato o un ragazzo spaventato.

Durata e obiettivi

L’affido di pronta accoglienza è per sua natura temporaneo e può durare:

  • pochi giorni (in attesa che si ricostruisca la rete familiare originaria),
  • alcune settimane (mentre si definisce un progetto di affido ordinario),
  • diversi mesi (fino a decisioni giudiziarie o amministrative).

Il suo obiettivo principale non è solo costruire un nuovo futuro, ma proteggere il presente, offrendo al bambino un abbraccio autentico e una routine rassicurante, mentre il suo percorso prende forma.

Chi può diventare famiglia di pronta accoglienza?

Non esistono famiglie perfette, ma famiglie consapevoli, preparate e disponibili.
Per candidarsi è necessario:

  • completare un percorso formativo con associazioni come Ai.Bi. o con i servizi territoriali,
  • avere una buona rete di supporto personale o tempo da dedicare, soprattutto quando si accolgono bambini molto piccoli,
  • possedere flessibilità e apertura mentale, per adattarsi rapidamente alle esigenze di ogni minore.

Non conta avere figli biologici o una casa grande: ciò che fa la differenza è il tempol’empatia e la stabilità emotiva da offrire.

Perché è importante parlarne?

Ogni anno in Italia migliaia di minori vivono separazioni improvvise dal proprio nucleo familiare.
Molti di loro avrebbero bisogno di un affido d’urgenza, ma le famiglie disponibili sono ancora troppo poche.
Parlarne significa:

  • rompere il silenzio su una realtà spesso invisibile,
  • sensibilizzare nuove persone alla possibilità di offrire aiuto,
  • mostrare che, anche per pochi giorni, si può cambiare una vita.

Testimonianza: la voce di chi accoglie

Laura, mamma affidataria di pronta accoglienza, racconta: “Con Luca è successo tutto in un pomeriggio. Aveva tre giorni. Quando ci hanno chiamati non avevamo pronto nulla, se non il nostro cuore! È rimasto con noi quasi sei mesi. Ogni giorno era un piccolo miracolo: il primo sorriso, il sonno tranquillo, le prime vocalizzazioni. Siamo stati il suo rifugio, e questo ci ha trasformati. L’affido d’urgenza ti insegna quanto sia potente un gesto semplice. Ancora oggi sapere di essere stati lì, quando serviva davvero, è qualcosa che non si dimentica.”
Esperienze come quella di Laura dimostrano quanto sia prezioso il ruolo delle famiglie di pronta accoglienza: esse rappresentano il primo atto d’amore in una storia che potrà fiorire anche grazie a quel gesto iniziale.

Informazioni e richieste sull’affido familiare

Chiunque volesse approfondire la conoscenza dell’affido familiare e riflettere sulla propria disponibilità a intraprendere questo percorso, può partecipare agli incontri organizzati da Amici dei Bambini
Tutte le informazioni si trovano alla pagina dedicata del sito.