Affido: single – non single. Quando il compagno di vita non è d’accordo ad aprirsi all’accoglienza…

L’affido nella vita delle persone è sicuramente un cambiamento che richiede inevitabilmente adattamento e motivazione. È necessaria quindi la sinergia di tutti i membri della famiglia

L’accoglienza, lo ripetiamo da sempre, è un percorso meraviglioso, in ogni forma essa sia donata. Sono molte le famiglie e i single che contattano Ai.Bi. perché desiderose di aprire la porta della propria casa ed il proprio cuore ad un minore bisognoso di essere accolto in affido, finché le proprie difficoltà familiari non siano risolte.

A volte però, capita che qualcuno contatti l’associazione chiedendo di fare affido presentandosi come single, ma single in realtà non è…

 Si presenta come persona che vuole fare affido, ma da sola perché il compagno di vita non lo desidera. Molti poi per evitare un pieno coinvolgimento del partner pensano all’affido part- time come possibile soluzione, da gestire quindi singolarmente.

Il progetto di affido è un progetto che coinvolge tutta la famiglia

 In queste situazioni ci troviamo a dover spiegare che l’affido in queste situazioni non è fattibile: non è pensabile che il progetto di accoglienza non sia condiviso dalla coppia. Al centro poniamo sempre il benessere del minore.

Un bambino o un adolescente che si trovi a vivere un progetto di affido deve sentirsi accolto a pieno dalla famiglia che dovrebbe vivere questa esperienza. L’affido nella vita delle persone è sicuramente un cambiamento che richiede inevitabilmente adattamento e motivazione. È necessaria quindi la sinergia di tutti i membri della famiglia.

Se uno dei due non si sente pronto a questa esperienza, ci troviamo nella condizione di dover “fermare” anche chi invece vorrebbe, indirizzandolo verso altre forme di solidarietà come, ad esempio, il volontariato presso le strutture di accoglienza o forme di prossimità molto leggere, volte a fornire il proprio aiuto per esigenze specifiche (aiuto compiti, accompagnamenti).