Africa. Bambine-soldato vendute per fame. Con la campagna “Adozione a Distanza Africa” di Ai.Bi. non le mandi “al fronte”

Fame, miseria, degrado, assenza di istruzione e di cultura, una umanità che si sgretola, si frantuma ed esplode. Una umanità che dimentica di essere madre, di dare alla luce vita, una umanità che ha appreso l’arte della morte, una umanità, che pur di sopravvivere, vende ancora per trenta denari, un figlio, un bambino, una vita.

Questo è quanto succede in Africa, dove spinti dalla povertà e dalla fame, papà e mamma nigeriani vendono o persino “regalano” le loro figlie ai miliziani.

Lo scorso 4 agosto, la redazione di AiBiNews ha raccolto l’invito di Padre Zanotelli a rompere e squarciare l’omertà del silenzio mediatico sul dramma che si sta consumando in Africa le cui prime vittime sono i bambini. Padre Alex Zanotelli ha rivolto un accorato appello a rifuggire dal “mercato globale della notizia” ed aiutare il popolo italiano a capire i drammi che tanti popoli stanno vivendo, e che sono alla base del fenomeno migratorio.

Noi di AiBiNews accogliendo l’invito di Padre Zanotelli a “rompere il silenzio sull’Africa e sul Mondo oltre a dare costantemente “notizie”, ha lanciato la campagna “Adozione a Distanza Africa Il Futuro dei Bambini in Africa”

Il fenomeno è diffuso nel nord-est del Paese, dove dilaga la fame : le famiglie che decidono di privarsi delle figlie, condannandole a morte certa, lo fanno in cambio di soldi e spinte dalla necessità.

Le giovani vengono sottoposte dai terroristi a un periodo di indottrinamento e di addestramento militare, dopo di che sono costrette a compiere attentati, il più delle volte facendosi saltare in aria.

Soprattutto nello Stato del Borno, nel nord-est della Nigeria, si registra un aumento di attentati suicidi compiuti da adolescenti.

Il traffico delle bambine è concentrato soprattutto nel nord-est del paese perché – rilevano le autorità nigeriane – le miserabili condizioni di vita della popolazione rendono più facile la tratta di bambini.

Attraverso un aiuto continuativo, invece, quale l’ Adozione a Distanza Africa di Ai.Bi, possiamo garantire un sostegno concreto a un bambino accolto in istituto – perché orfano o abbandonato-  o che vive in condizioni di grave difficoltà familiare, garantendogli un’ alimentazione adeguata alla sua crescita, condizioni igienico sanitarie accettabili e la possibilità di andare a scuola; al contempo è possibile realizzare percorsi di reinserimento in famiglia, aiutando i genitori a generare fonti di reddito sostenibili, e programmi di formazione professionale e inserimento sociale per gli adolescenti soli in uscita dagli istituti, affinché possano intraprendere una vita autonoma.

L’ Adozione a Distanza è uno strumento di sostegno continuativo alla portata di tutti coloro che credono nella solidarietà per un aiuto non solo immediato ma al contempo di costruzione – come dice lei – di un futuro possibile perché famiglie disperate con bambini e adolescenti soli poco più che bambini non siano costrette a dover intraprendere viaggi della speranza.

La nostra campagna “Adozione a Distanza per il Futuro dei Bambini in Africa” nasce proprio in supporto all’emergenza  “Bambini in alto mare” perché solo progettando e aiutando a costruire un futuro possibile “a casa” potremmo evitare che altri piccoli innocenti perdano la vita in mare.

Perché l’adozione a distanza funzioni, c’è bisogno, però, di gente che ci creda… Oggi è il giorno giusto per iniziare a costruire il futuro di un bambino africano attivando un’adozione a distanza chiamando lo 02 988221 o scrivendo a sad@aibi.it o direttamente sul sito www.aibi.it/africa.

 

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