Africa: caccia al bambino albino

congolesi albini200Anaclet sorride apparentemente sereno e volge uno sguardo d’amore al suo giovane figlio. Ma il vento che accarezza dolcemente  il lago Tanganica in Burundi non riesce  a soffiare via le sue paure più nascoste. L’uomo teme terribilmente per la sicurezza di Jeff, che è diverso dalla maggior parte degli altri bambini. Padre e figlio sono rifugiati provenienti dalla Repubblica Democratica del Congo. Ma, a differenza di altre centinaia di migliaia di persone sradicate nella regione dei Grandi Laghi, loro non fuggono da una situazione di violenza o di guerra.

I due hanno abbandonato la loro terra a causa di persone malvagie che vogliono uccidere Jeff, sei anni, per appropriarsi dei suoi organi e utilizzarli in rituali di stregoneria. “Siamo costantemente alla ricerca di un rifugio sicuro per nostro figlio“, ha detto Anaclet ai responsabili del centro UNHCR, situato nei pressi di Bujumbura , capitale del Burundi, che li ha accolti. “Il problema è che Jeff è albino. E questo lo rende un bersaglio in una regione dove il tasso di alfabetizzazione è molto basso e l’ignoranza alimenta superstizioni pericolose.” In Burundi, Repubblica Democratica del Congo e Tanzania, gli albini sono spesso cacciati come animali selvatici o attaccati a causa di credenze locali che attribuiscono ai loro organi poteri di guarigione, protezione, fortuna e ricchezza.

Colpiti da questa storia e da questi fenomeni di persecuzione dilaganti, UNHCR e l’Organizzazione locale Albini Senza Frontiere, hanno lanciato un campagna di sensibilizzazione per educare le popolazioni locali e sfatare le false credenze sull’albinismo che è solo una malattia congenita consistente nella totale o parziale deficienza di pigmentazione.

E’ agghiacciante pensare che nel 2013 possano ancora sussistere situazioni come questa e che da una semplice credenza si possa arrivare ad uccidere un bambino innocente. Bisogna unire le forze per promuovere la conoscenza, fonte di vita e di speranza. Solo rendendo le persone consapevoli si potrà sconfiggere la dolorosa piaga della superstizione e salvare le sue molte vittime.

 

(Fonte: http://fr.allafrica.com/stories/201310150340.html)