Ai.Bi., i numeri del 2013: 228 bambini adottati (+8%), 1500 coppie “formate” (+11%). Nonostante la crisi, c’è ancora voglia di adottare

bambini-stranieri350Il 2013 si è appena concluso e per Amici dei Bambini è tempo di bilanci. È stato – quello appena trascorso – un anno difficile, sia dal punto di vista sociale, che economico, durante il quale Ai.Bi., grazie ai diversi progetti avviati e alle iniziative messe in campo, ha saputo comunque governare la barca fra le acque agitate delle adozioni internazionali. La crisi del settore, tuttavia, non ha guastato più di tanto un anno tutto sommato positivo.

A cominciare dai conferimenti d’incarico, che costituiscono un significativo indice della voglia di adottare da parte delle coppie: nel 2013 i mandati sono stati 248, contro i 253 del 2012, per una leggerissima flessione del 3,6%. Un dato che è dunque rimasto – soprattutto in termini assoluti – sostanzialmente inalterato, e che rappresenta già di per sé un risultato incoraggiante, se si considerano i sempre crescenti ostacoli che caratterizzano le procedure di adozione internazionale nel nostro paese. Due i mandati conferiti ad Ai.Bi. dall’estero, come nel 2012, a conferma della credibilità che l’ente gode anche al di fuori dei confini nazionali.

Nel 2013 è inoltre cresciuto il numero delle coppie che hanno ottenuto l’autorizzazione a entrare in Italia per i propri figli: ben 183, contro le 168 del 2012, per un incremento di quasi il 9%. Freccia in su anche per quanto riguarda il numero di bambini che hanno ricevuto il permesso di entrare nel paese: si è passati infatti dai 211 minori adottati del 2012, ai 228 del 2013, per un altrettanto importante aumento dell’8%. Un dato che non può non essere accolto positivamente: non bisogna mai dimenticare, infatti, che a ogni adozione in più, corrisponde un minore abbandonato in meno in qualche istituto nel mondo.

Circa la provenienza dei minori, il paese dominante è la Cina, che con 59 bambini adottati e un balzo del + 90%, passa dal terzo posto del 2012 al primo; al secondo si mantiene invece la Repubblica Democratica del Congo, che con 33 bambini rimane sostanzialmente stabile (- 3%), confermandosi uno dei paesi che – nonostante le note e tristi vicende di questi giorni – rimane sempre di grande interesse per le famiglie adottive. Sale dalla quarta alla terza posizione, infine, il Brasile: ben 27 bambini adottati, per un aumento del 23% rispetto al 2012.

Significativa, nel corso del 2013, anche la diminuzione complessiva dei tempi d’attesa per completare le procedure di adozione, che si è assestata sui 12,7 mesi, a fronte dei ben 17,6 del 2012; a guidare i paesi più rapidi ed efficienti è sempre l’Ucraina, con 8 mesi di attesa, mentre la poco invidiabile palma di “paese lumaca” spetta alla Bulgaria, con quasi due anni di attesa (23,1 mesi).

“Ringiovaniscono” le coppie adottive, che passano dai 42 anni di media del 2012 ai 41; diminuisce sensibilmente anche l’età media dei bambini adottati con Ai.Bi., che scende al di sotto dei 6 anni, raggiungendo i 5 anni e 10 mesi, rispetto ai 7 del 2012.

Un altro dato che dice della vivacità dell’Associazione è quello che riguarda la formazione offerta agli aspiranti genitori adottivi: negli ultimi dodici mesi, ben 1502 coppie hanno partecipato agli incontri informativi organizzati da Ai.Bi. in tutta Italia, sia di gruppo, che individuali, contro le 1349 dell’anno precedente, registrando un aumento di oltre l’11%. Ben 916 famiglie hanno seguito gli incontri informativi di gruppo (per un incremento del 4,5% rispetto al 2012), 586 gli incontri one-to-one (+ 24%), mentre 388 hanno preso parte ai 62 corsi maturativi (+ 7%). Questa favolosa “carica dei 1500” rappresenta quasi il 50% circa di coppie italiane che di media, in un anno, chiedono l’idoneità all’adozione internazionale.

In altre parole, Ai.Bi., grazie alle sue 24 strutture dislocate in 19 regioni d’Italia, tra sedi, punti informativi e centri servizi alla famiglia, è stata in grado di formare, nel corso del 2013, circa la metà delle potenziali famiglie adottive nel paese. Insomma, chi vuole adottare, passa sempre più per Ai.Bi.. Si parla di centinaia di padri e madri messe ai blocchi di partenza; centinaia di ragioni in più per sperare di restituire, nel corso del 2014, un sorriso ad altrettanti figli in cerca di famiglia.