Ai.Bi.: “Perché abbiamo ridotto i costi dell’adozione internazionale?”. Il successo dei corsi maturativi all’adozione

aibi_riduceSulla recente novità introdotta da Amici dei Bambini – la riduzione dei costi dei corsi di formazione per le aspiranti coppie adottive  – abbiamo intervistato Monica Barbarotto, Area Formazione Ai.Bi.

 

Perché, in un momento di forte crisi delle adozioni internazionali, Ai.Bi. ha deciso di tagliare i costi dei corsi formativi per gli aspiranti genitori adottivi?

Ai.Bi. sta semplicemente cercando di fare la sua parte per aiutare le famiglie. Il momento storico di difficoltà economica, lavorativa, sociale ha inevitabilmente delle ripercussioni sul tessuto familiare e quindi potenzialmente persino sulla scelta di avere dei figli naturali e, in misura maggiore, di intraprendere dei percorsi adottivi. Ai.Bi. da sempre promuove la gratuità delle adozioni internazionali. Finché non riusciremo a vincere questa ambiziosa battaglia, cercheremo di stare il più possibile vicini alle coppie che coraggiosamente decidono di intraprendere il cammino dell’accoglienza. E che lo fanno con i propri mezzi fin dove è possibile. Inoltre è importante non perdere la speranza. Il dato che lascia sconcertati è che in giro per il mondo i bambini che hanno bisogno di una famiglia sono sempre di più. Quei bambini per noi sono una priorità assoluta: siamo chiamati a fare tutto quello che è nelle nostre possibilità per dare loro una risposta e per non lasciarli soli.

Quali sono le novità introdotte?

La novità è il dimezzamento del costo del corso di formazione per gli aspiranti genitori adottivi che hanno già il decreto di idoneità. Dal 1 giugno, il costo per partecipare ai percorsi maturativi di sostegno passerà dagli attuali 300 € a 150€, con una riduzione quindi netta del 50%. Se poi dovessero decidere di dare conferimento ad Ai.Bi., il corso diventerebbe gratuito perché detratto dalle spese per l’espletamento della pratica.

La conferma che stiamo andando nella direzione giusta è che Ai.Bi. continua ad essere in controtendenza rispetto alla crisi delle adozioni. A fronte di un calo del 23% delle adozioni internazionali e delle richieste delle domande di idoneità del 50% negli ultimi 5 anni, noi registriamo un trend positivo: il numero delle coppie che si sono iscritte ai corsi nei primi mesi del 2013 sono aumentate rispetto all’anno scorso. Quindi è chiaro che la voglia di adottare c’è, forse mancano i mezzi e le speranze, e noi siamo qui per dare sia l’uno che l’altro.

Guardando i dati, 3 coppie su 4, fra quelle partecipanti ai corsi, danno mandato ad Ai.Bi.. Come spiega una percentuale così alta?

Questo è un dato molto confortante perché dimostra che la coppia, se ben introdotta al mondo delle adozioni internazionali, va avanti nel suo percorso, non si ferma di fronte alle prime difficoltà. Le famiglie disponibili all’accoglienza sono una risorsa: è questo il punto di vista che va valorizzato.

I nostri sono percorsi di accompagnamento, e in quanto tali non sono né giudicanti né valutanti, ma di supporto e garantiscono sempre la compresenza di specialisti e di famiglie tutor che sono il vero valore aggiunto del servizio. Una famiglia che sta vicino ad un’altra famiglia. Due i cardini: professionalità e reciprocità. Professionalità dell’équipe psico-sociale altamente specializzata e capillarmente presente su tutto il territorio italiano. Reciprocità e bene relazionale, che è il punto focale delle associazioni familiari come la nostra.

La qualità dei nostri corsi è data dalla doppia competenza, degli psicologi e delle coppie adottive tutor, che accompagnano le coppie nei primi passi della genitorialità adottiva. Un percorso condotto a 4 mani tutto focalizzato a preparare all’incontro con il bambino reale, ad elaborare fantasie e speranze per aprirsi veramente e completamente a quello che sarà loro figlio.

Le nostre psicologhe prendono per mano le coppie e le conducono nel mondo dei bambini abbandonati facendo toccare con mano il loro grande bisogno di affetto. Le coppie adottive tutor, invece, raccontano la concretezza dell’esperienza, della realtà. La condivisione del vissuto quotidiano, diventa un contributo prezioso per gli aspiranti genitori adottivi che si sentono più forti nel sapere che altre persone ci sono già passate.

E che cosa fa Ai.Bi. in questa direzione? Ma concretamente che cosa significa?

Faccio solo due esempi importanti. Il primo è il delicatissimo momento dell’incontro con il proprio figlio nel Paese estero. Ai.Bi. non abbandona la coppia neanche per un istante, e la accompagna con personale italiano specializzato in loco. E il secondo, è la sfida del post adozione, nel senso che la vera adozione inizia quando la neo famiglia mette piede in Italia e sa di poter trovare le porte di Ai.Bi. sempre aperte. Per aiuto, consigli, scambio di esperienze. Noi non li lasciamo mai soli e siamo disponibili in tutta Italia, con le nostre 15 sedi regionali. Inoltre l’ultimo nato in casa Ai.Bi. è il percorso per la preparazione all’idoneità, passaggio imprescindibile per giungere alla genitorialità adottiva, eppur spesso trascurato. Noi ci proponiamo di stare vicini alla famiglia che spesso si sente sola e messa alla berlina anche in questa delicatissima fase.