Ai.Bi. Moldova, mobilitata per la guerra in Ucraina, non si dimentica di tutti gli “altri” bambini. Complimenti!

Portare beni di prima necessità, allestire campi profughi, organizzare attività di supporto… C’è tantissimi lavoro per Stela e l’equipe di Ai.Bi. in Moldavia, dallo scoppio della guerra. Ma, nonostante tutto, hanno trovato anche la forza di organizzare l’evento finale del progetto ALEG

Esula un po’ dalla cronaca, ma è qualcosa che fa capire quanto straordinario possa essere il lavoro che le persone fanno sul campo. In questo caso parliamo di Moldova, dove Stela, direttore di Ai.Bi. Moldova, e la sua equipe si sono da subito attivate, allo scoppio della guerra, con una serie di attività di supporto per le popolazioni in fuga dall’Ucraina: distribuzione di beni di prima necessità alla frontiera, partecipazione ai tavoli con le istituzioni e le altre ONG, organizzazione di animazione e supporto psicologico per i profughi… Fino a rispondere alle chiamata di emergenza per soccorrere alcuni sfollati trovati spauriti, infreddoliti e senza nulla in un prato vicino alla frontiera.
Fin qui si potrebbe dire: è una situazione di emergenza, bisogna fare tutto quello che si riesce. Giusto.

L’evento finale del progetto ALEG

Ma sabato 5 marzo, in mezzo a tutta questa incertezza e ai mille impegni che rincorrono e si sommano, Stela e la squadra di Ai.Bi. non si sono dimenticati degli altri progetti che da tempo vengono portati avanti per la popolazione della Moldavia. Come il progetto ALEG (Accelerated Learning through Educational Games), che ha caratterizzato una buona parte del lavoro del 2021 mirando a favorire un nuovo approccio educativo e un apprendimento accelerato attraverso il coinvolgimento, nel processo didattico, di tutti i cinque sensi del bambino: la vista, l’udito, il gusto, l’olfatto e il tatto.
Sabato 5 marzo era previsto da tempo l’evento finale del progetto e, nonostante tutto, Stela e la sua equipe non hanno mancato l’appuntamento, organizzato fin nei dettagli l’evento, che ha avuto un ottimo riscontro! A loro, oggi più che mai, tutto il grazie da parte di Ai.Bi. e di tutti i sostenitori di queste attività.