All’Algeria il mondiale della solidarietà: 9 milioni di dollari donati ai bimbi di Gaza

algeriaIn Brasile hanno fatto un’ottima figura, anche se non sono riusciti a vincere la Coppa del Mondo. Ma di sicuro hanno vinto il mondiale della solidarietà. Sono i giocatori dell’Algeria che, una volta tornati a casa dopo l’eliminazione dal torneo, hanno annunciato un gesto d’amore verso i bambini più sfortunati. I calciatori della nazionale nordafricana hanno infatti deciso di devolvere in beneficenza l’intero ricavato della loro partecipazione ai Mondiali brasiliani: circa 9 milioni di dollari che verranno donati ai bambini della Striscia di Gaza.

“Loro hanno più bisogno di noi di questi soldi” ha scritto su facebook l’attaccante e bandiera della squadra Islam Slimani, annunciando la decisione sua e dei suoi compagni di devolvere il loro premio ai bambini di Gaza. Una scelta motivata probabilmente anche dagli avvenimenti di questi ultimi giorni: la Striscia è infatti sottoposta a frequenti bombardamenti da parte dell’aviazione di Israele nel corso dell’offensiva seguita all’uccisione di tre giovani seminaristi israeliani.

Il gesto di solidarietà di Slimani e compagni sta riscuotendo apprezzamento unanime in tutto il mondo e ha trovato spazio anche sui giornali israeliani.

All’altro estremo della generosità algerina è da registrarsi invece un poco invidiabile record stabilito dai giocatori italiani. Oltre a non aver certamente ben figurato da un punto di vista sportivo, la spedizione azzurra in Brasile è risultata anche la più costosa tra quelle delle nazionali più titolate presenti alla Coppa del Mondo. La delegazione italiana, alloggiata nel resort Portobello di Mangaratiba, a 100 chilometri da Rio de Janeiro, ha speso quasi 5 milioni di euro: circa 350 euro al giorno per ciascuna delle 90 persone dello staff.

Le altre nazionali hanno invece scelto soluzioni più sobrie. La Spagna ha alloggiato nel centro tecnico dell’Atletico Paranaense a Curitiba, mentre la Germania ha trovato uno sponsor per finanziare la ristrutturazione di un complesso di 13 casette in cui hanno trovato sistemazione i 62 membri dello staff. Soluzione low cost anche per la Francia che non ha speso più di 90 euro a persona. Ancora più economica la sistemazione scelta dall’Inghilterra che per la sua, per altro breve, permanenza in Brasile ha optato per gli ultimi due piani di un albergo di Rio, per un totale di 64 stanze da 180 euro a notte.

 

Fonti: Rai News, il Fatto Quotidiano