Ancora bombe su Kiev. L’ambasciata italiana invita a lasciare il Paese

Peggiora la situazione in Ucraina. Nuovi attacchi missilistici sono stati lanciati anche verso Kiev. L’ambasciata italiana invita i connazionali a “utilizzare tutti i mezzi disponibili per lasciare il Paese”. Intanto, dall’inizio della guerra, i bambini rimasti uccisi sono quasi 500

La situazione in Ucraina continua a essere difficilissima e, se possibile, ancora peggiore. In concomitanza con il “giorno della vittoria” celebrato dalla Russia per ricordare la sconfitta dei nazisti nella Seconda Guerra Mondiale, gli allarmi si sono intensificati su entrambi i fronti.
Per questo, l’ambasciata italiana a Kiev ha diramato un messaggio ufficiale in cui, alla luce dei “sempre più pesanti attacchi missilistici a Kiev e in tutto il territorio ucraino” che si continuano a registrare, vengono “assolutamente sconsigliati” i viaggi verso l’Ucraina, “a qualsiasi titolo”.

L’invito dell’Ambasciata italiana a Kiev a lasciare il Paese

Nel contempo “ai connazionali ancora presenti in Ucraina è fortemente raccomandato di utilizzare i mezzi tuttora disponibili, inclusi i treni, per lasciare il Paese, negli orari in cui non è in vigore il coprifuoco”. L’ulteriore indicazione riportata sul sito viaggiaresicuri.it chiede “A tutti i connazionali presenti nel Paese a qualsiasi titolo, anche temporaneamente, di registrarsi sul sito ‘Dove siamo nel mondo’, scaricare la APP ‘Unità di Crisi’ per cellulari, attivando la geolocalizzazione, e segnalare la propria presenza e localizzazione alla Cancelleria consolare dell’Ambasciata d’Italia a Kiev (consolato.kiev@esteri.it). L’Unità di Crisi è sempre raggiungibile al numero +390636225.”
Indicazioni fondamentali, visto che ancora questa notte gli attacchi non si sono fermati. In particolare, continua l’ambasciata, “I ripetuti bombardamenti sulle infrastrutture energetiche comportano gravi e prolungate interruzioni di elettricità, acqua corrente e riscaldamento in tutte le aree del Paese, compresa la capitale Kiev”.

Morti quasi 500 bambini dall’inizio della guerra

Secondo quanto riportato dallo Stato maggiore ucraino, nella notte tra l’8 e il 9 maggio sono stati lanciati 25 missili da crociera contro l’Ucraina. 23 di questi sono stati intercettati dalle difese aeree.
Due altri razzi hanno raggiunto la regione di Cherkasy, fortunatamente senza fare vittime.
Vittime che, però, non mancano da quando è cominciato il conflitto, anche tra i più piccoli. La Procura di Kiev ha dichiarato proprio oggi che, in totale, finora sono morti 480 bambini, mentre altri 967 sono stati feriti.

Nonostante il passare dei mesi, dunque, non si fermano i bisogni delle donne, i bambini e le famiglie colpite dal conflitto. Chiunque può dare il suo contributo attraverso una donazione “una tantum” o sostenendo il progetto di adozione a distanza dei bambini e le famiglie ucraine, per dare continuità agli interventi che l’associazione compie ogni giorno nel contesto dell’iniziativa #BAMBINIXLAPACE.
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