Austria. Il voltafaccia della Corte Costituzionale: anche le coppie gay possono adottare

adozione gayLuce verde per le coppie omosessuali. In Austria anche loro ora possono adottare. A deciderlo con una sentenza destinata a suscitare reazioni e polemiche in tutta Europa, è stata la Corte costituzionale che ha deciso di revocare il divieto di adozione per le coppie dello stesso sesso, dando ragione a una coppia di lesbiche che si era vista rifiutare la richiesta di adozione. Finora, dal 2013, le coppie gay potevano adottare i figli del partner, ma non adottare bambini come coppia. Questo divieto è stato ora revocato dalla Corte.

Il presidente della Corte costituzionale, piuttosto sorprendentemente, ha motivato la pronuncia dicendo che “non esiste un’obiettiva giustificazione giuridica per una regola fondata esclusivamente sull’orientamento sessuale”. La sentenza si rifà all’articolo 8 sul diritto a una vita privata e alla famiglia della Convenzione europea dei diritti umani.

La sentenza non entrerà in vigore fino al 31 dicembre 2015, a meno che il Parlamento austriaco non decida di sua iniziativa di modificare la legge sulle coppie di fatto che vieta espressamente che le persone omosessuali possano adottare.

Che sia una decisione “politica”? Quanto  i partiti avranno influito? Finora il governo di grande coalizione austriaco era diviso: socialdemocratici (Spoe) favorevoli all’adozione e popolari (Oevp) contrari con il condivisibile argomento della tutela della famiglia e il criterio era lo stesso del più noto ‘modello tedesco’.

In Germania le unioni gay, con legge del 2001 progressivamente ritoccata a modificata in senso liberale, godono di fatto degli stessi diritti delle coppie eterosessuali (reversibilità della pensione, diritto alla successione, visite in ospedale, carcere, ecc.) tranne quello di adottare un bambino in quanto coppia. Possibile invece adottare singolarmente un bambino e anche adottare il figlio (naturale o già adottato) del partner. I paletti sono stati messi dall’Unione cristiano democratica (Cdu-Csu) di Angela Merkel e lo stop è venuto dalla cancelliera stessa nella campagna elettorale a settembre 2013: con me le adozioni di coppie omosessuali non ci saranno, aveva detto. La Spd, alleato junior di governo, si è sempre detta favorevole.

A Vienna la situazione, invece, è simmetrica ma invertita: alla guida della grande coalizione Spoe-Oevp ci sono i socialdemocratici, pure loro favorevoli a un’apertura. I popolari, invocando come la Cdu-Csu a Berlino, il diritto costituzionale alla tutela della famiglia (tradizionale), erano contrari alle adozioni. Ma tutto questo ormai è “storia”: la sentenza della corte abolisce ora il divieto e ribalta la situazione.