Bambini al mare: “Quanto tempo dopo aver mangiato si può fare il bagno?”. La guida per le vacanze serene

Dai consigli per l’esposizione al sole, a quelli per fare il bagno in sicurezza. Dall’altitudine massima dove potersi spingere in montagna alle bevande da evitare. Tutti i consigli per un’estate “a prova di bambino”

Estate, tempo di vacanze, attese, desiderate, ma nelle famiglie, specialmente in quelle con bambini piccoli o piccolissimi vi è il timore che il soggiorno al mare o in montagna, possa creare problemi ai loro pargoletti.

Ci viene in aiuto, la Società Italiana di Pediatria che nelle persone di Elena Scarpato, Elena Bozzola e Antonella Di Stefano, ha pubblicato sulla pagina web della Società un articolo proprio dedicato all’ estate, ai bambini e alle istruzioni per l’uso.

Vediamo insieme i principali consigli.

Al mare con i bambini piccoli: sì ma negli orari giusti

Secondo quanto riportato dalla SIP, anche i bambini molto piccoli possono andare al mare, è importante però scegliere orari opportuni: fino alle ore 9.30-10.00 di mattina e dopo le 16.30 il pomeriggio, tenendo conto delle temperature.

È importante che i bambini con età inferiore ai 6 mesi, non siano mai esposti al sole e nemmeno a lungo sotto l’ombrellone, perché quest’ultimo non filtra i raggi ultravioletti.

A che età è possibile entrare in acqua?

L’età consigliata per fare il bagno parte dai 6 mesi, teniamo presente che i bambini non vanno forzati ad entrare in acqua, se non lo gradiscono.

È importante valutare la temperatura dell’acqua, perché i piccoli hanno una termoregolazione diversa dagli adulti. Dopo il bagno, il bambino va accuratamente sciacquato con acqua dolce e ben asciugato, per evitare irritazioni.

Uno degli interrogativi più classici è: dopo mangiato, quanto bisogna aspettare per fare il bagno?

A questa domanda non è possibile dare una risposta univoca. Se il pranzo è stato di cibi grassi, fritture o di cibi che in generale richiedono una digestione lenta, ha un senso aspettare le classiche tre ore, altrimenti se il pranzo è stato leggero, come ad esempio un piatto di pasta al pomodoro e un po’ di pesce o una fettina di carne, è possibile entrare in acqua anche subito. In ogni caso va evitato lo sbalzo termico, quindi è necessario immergersi gradatamente, prima bagnarsi caviglie e polsi, poi lo stomaco, infine le tempie.

 Il bambino non deve entrare in acqua quando è accaldato, prima deve rinfrescarsi e deve uscirne quando ha brividi, raggrinzimento della cute delle dita e le labbra tendono ad essere bluastre.

Quando è possibile indossare creme solari sulla pelle?

La protezione della pelle con creme solari può e deve essere fatta dai 6 mesi di età e non prima, fino ai tre anni con una protezione 50+  che non penetri all’interno della pelle, dopo i tre anni con protezione 30+, dando sempre la giusta attenzione al fototipo (della pelle).

La crema va applicata 20 minuti prima dell’esposizione al soleriapplicata ogni due ore e dopo aver fatto il bagno. È bene che il bambino venga protetto con un cappellino leggero (es. paglia bucherellata) e anche se indossasse una maglietta, deve fare ugualmente uso di creme protettive.

Cosa bere e cosa mangiare

Per evitare problemi legati al calore è bene che i piccoli bevano abbondantemente anche se non hanno sete e bagnino frequentemente la testa e la nuca, con acqua fresca, evitando attività fisica nelle ore più calde.

L’ingestione di piccole quantità di acqua di mare e di sabbia in genere non portano problemi, un consiglio è quello di far bere acqua dolce al bambino per eliminare il sale e sciacquare.

È bene evitare che i bambini bevano bevande gassate. A partire dai tre anni è possibile far bere the fatto in casa. Buona regola è preferire pasti leggeri, limitare il gelato specialmente alle creme a due-tre volte alla settimana e alternarlo con ghiaccioli e sorbetti alla frutta.

In montagna con i piccolissimi è importante non spingersi oltre i 1500 metri e non superare i 2000 metri fino al primo anno di vita.

L’aria condizionata può essere usata anche in presenza di neonati, usando il deumidificatore e mantenendo la temperatura intorno ai 24°-25° gradi centigradi.

Per cercare di evitare le punture di zanzare ai nostri bambini, usiamo zanzariere e per i più grandicelli rimedi naturali, come ad esempio la citronella.

I pediatri infine ricordano l’importanza di fare i vaccini, secondo il calendario stabilito e non rimandare a settembre. Infine, cari genitori teniamo sempre con noi il numero telefonico del pediatra per chiedergli consiglio quando necessario.