Belletti (Presidente Forum Associazioni Familiari): “I Tribunali dei Minorenni vanno eliminati: sono istituti oramai datati”

aula-tribunale 350Un tribunale che si occupi non solo delle controversie che riguardano i minori, ma di tutto ciò che attiene alle relazioni familiari. È la proposta del Forum Nazionale delle Associazioni Familiari che, tramite il suo presidente Francesco Belletti, avanza l’idea di un Tribunale della Famiglia e delle Persone.

Una proposta che prende le mosse dalla consapevolezza dell’evidente inadeguatezza dei Tribunali per i minorenni: istituti ormai datati, come li definisce il Forum, che necessitano di trasformazione. Il limite più evidente di essi è, secondo Belletti, la rappresentazione del minore come persona a sé stante, avulsa dal concetto familiare e sociale in cui nasce e cresce. “Il minore – ricorda il presidente del Forum – il ragazzo, ‘bambini in pericolo, in stato di abbandono, lacerati da adulti inadatti…’ non può e non deve mai essere inteso come una persona a sé, bensì soprattutto al centro delle proprie relazioni familiari”.

Da qui l’idea del superamento del Tribunale per i Minorenni a favore di un Tribunale della famiglia e delle persone. Quest’ultimo sarebbe chiamato a occuparsi, quindi, di tutte le questioni inerenti alle relazioni familiari, dalle adozioni agli affidi, compresi separazioni, divorzi, controversie intergenerazionali, quali tutela e curatela.

“L’istituzione di un unico Giudice competente per le relazioni familiari – afferma Belletti – comporterebbe il vantaggio di semplificare e uniformare procedure e decisioni e garantirebbe in misura maggiore l’esigenza di uniformità del diritto, oggi ripartito tra diverse competenze”.

I nuovi Tribunali dovranno essere presenti in ogni circondario o almeno presso i maggiori tribunali. Secondo la proposta del Forum, ad essi dovrebbero essere attribuite tutte le competenze in materia di diritto di famiglia – civili, penali e amministrative – che attualmente spettano ai giudici ordinari. E a differenza di quanto accade oggi – con giudici che possono passare in un solo giorno da un caso di fallimento aziendale a uno di tutela di un minore – i magistrati e il personale tecnico dovrebbero dedicarsi solo ai temi relativi alla famiglia. Obbligatoria, infine, sarebbe la formazione continua per tutto il personale dei nuovi istituti, così come la difesa tecnica per i minori e la durata certa dei procedimenti.

“Non è tanto un problema di risorse – dice Belletti –, quanto soprattutto di volontà politica: basterebbe destinare le risorse e il personale che oggi si impiegano per i Tribunali dei minorenni ai nuovi Tribunali della famiglia e delle persone: uno spazio giuridico capace di tutelare non solo gli individui manche le persone in relazione.