Belletti: “Inopportuno il via libera all’eterologa del presidente della Consulta”

bellettiQuelle di Tesauro sono posizioni personali o sono condivise dall’intera Corte? Se lo chiede Francesco Belletti, presidente del Forum Nazionale delle Associazioni Familiari, in merito alle esternazioni del presidente della Corte Costituzionale Giuseppe Tesauro relativamente alla vicenda della fecondazione eterologa.

Domenica 10 agosto, infatti, il vertice di Palazzo della Consulta aveva dichiarato che “l’eterologa si può fare subito”, smentendo di fatto il ministro della Salute Beatrice Lorenzin. Quest’ultima aveva appena optato per il blocco di ogni pratica di fecondazione assistita con gameti provenienti da donatori, a seguito della decisione del premier Matteo Renzi di rimandare al Parlamento il compito di legiferare in materia. In un primo momento, invece, la stessa Lorenzin aveva annunciato che l’eventuale via libera o meno all’eterologa avrebbe dovuto attendere un decreto del governo che la regolasse. In tutto questo, la Corte Costituzionale ha affermato che “non c’è vuoto normativo” e che, in attesa di una legge, l’eterologa deve potersi praticare.

A tal proposito, però, Belletti si schiera contro Tesauro. “Appare perlomeno ‘irrituale’ – afferma –, certamente inappropriato, e a nostro parere sbagliato l’intervento del nuovo presidente della Corte Costituzionale che dichiara che, smantellata la legge 40, ora tutto si può fare e mancano solo ‘alcuni dettagli’”.

Condivisibile e apprezzabile, invece, per Belletti, è la decisione del governo di ritirare il decreto legge in materia e di rimandare la decisione al Parlamento. Quest’ultimo “è il luogo delle istituzioni più vicino alla democrazia, perché lo abbiamo eletto noi! Le sentenze – prosegue il presidente del Forum delle Famiglie – possono essere dibattute, ma vanno certamente rispettate. Ugualmente vanno rispettate le istituzioni. Ci auguriamo – conclude – che le posizioni espresse dal presidente Tesauro rimangano quelle che sono: dichiarazioni personali a un giornale e non il punto di vista della Corte Costituzionale”.

Nel frattempo, da Palazzo della Consulta hanno fatto sapere di considerare “ipotesi irrealizzabile” la partecipazione della Corte Costituzionale al tavolo che il ministro Lorenzin intende convocare a settembre per approfondire la questione e al quale anche la Corte sarebbe stata invitata. “Che un presidente della Corte costituzionale – dicono i giudici – possa sedersi a un tavolo insieme al governo e concordare insieme delle misure di attuazione è un’ipotesi quantomeno irrituale” e l’invito è stato annoverato tra le “stranezze che rischiano di portare la Corte su terreni non suoi”.

 

Fonte: Avvenire