Benvenuta ora solare. I trucchi per aiutare i nostri figli ad adattarsi meglio

Con il ritorno dell’ora solare anche i bambini possono soffrire di disturbi del sonno, divenendo stanchi e nervosi. Ecco qualche trucco per  superare velocemente il cambio d’orario.

Nella notte tra il 24 e il 25 ottobre è tornata l’ora solare. Le lancette dell’orologio rimarranno spostate 60 minuti indietro, fino all’ultimo week end del mese di marzo. Dormiremo quindi un’ora in più, ma farà buio un’ora prima.

L’ora solare, come ogni anno, spesso arriva accompagnata dai classici disturbi del ritmo sonno- veglia, un fastidio che non colpisce solo gli adulti. Anche i bambini potrebbero infatti soffrire, per alcune settimane, dei disagi legati agli effetti del cambiamento d’orario sul nostro orologio biologico, divenendo più stanchi e nervosi.

Come fare allora per aiutare i più piccoli a superare bene ed in fretta questo cambio repentino?

Come riportato dal web magazine “Nostro Figlio”, Jodi Mindell, psicologa esperta nelle malattie del sonno in età pediatrica e direttore associato dello Sleep Disorders Center al Children’s Hospital di Philadelphia, suggerisce due opzioni efficaci.

Per un rapido adattamento ai nuovi ritmi occorre mantenere i consueti orari di sonno – veglia, non anticipandoli, anche se il bambino stanco, chiede di andare a letto prima.

Per una soluzione “soft”, bisogna abituare gradualmente nostro figlio al cambio di orario, addormentandolo 15 minuti prima ogni giorno, a partire da 4 giorni prima dell’entrata in vigore del nuovo orario, così da permettere al suo organismo di assorbire gradualmente la variazione.

Come consiglia inoltre “Pianeta Mamma”, far stare i bambini all’aria aperta godendo il più possibile della luce naturale, alimentarli con riso, pane, pasta, formaggi o offrirgli latte caldo, cibi rasserenanti, evitando il cioccolato, alimento invece eccitante, potrebbe essere un valido aiuto per combattere gli effetti del “jet lag”.

L’ideale insomma è, come sempre, quello di cercare di capire cosa sia meglio per il proprio bambino e comportarsi di conseguenza.