600mila profughi fuggiti in Bangladesh

Birmania. L’odio contro la minoranza Rohingya ha prodotto 36mila bambini orfani. Una catastrofe che non si può tacere

Le misure di repressione della minoranza musulmana all’interno del Paese governato dal premio nobel per la Pace Aung San Suu Kyi, nel nord-ovest, hanno provocato 600mila profughi in fuga in Bangladesh. E come sempre i minori sono quelli che pagano il prezzo più alto della violenza

600mila profughi fuggiti in BangladeshCirca 36mila bambini appartenenti al gruppo Rohingya, di religione musulmana, sarebbero diventati orfani dopo gli scontri e le violenze perpetrate in questi mesi dai militari della Birmania negli scontri con la minoranza. In particolare, i profughi Rohingya accolti in Bangladesh sarebbero al momento oltre 600mila.

La cifra enorme dei minori rimasti senza famiglia è stata fornita dalla sottodirettrice del dipartimento dei Servizi Sociali bengalese, Seyda Ferdous Akter. Un numero 6 volte superiore a quello reso pubblico nel settembre scorso. Nel difficile contesto attuale del Paese asiatico, critiche sono piovute anche sulla leader birmana Aung San Suu Kyi, premio Nobel per la Pace, che secondo le organizzazioni internazionali non avrebbe fatto abbastanza per evitare questi esiti e quindi non avrebbe spento per tempo il ‘fuoco’ della violenza e dell’odio, che ha prodotto le ritorsioni della polizia e delle forze armate contro gli insorti. Questi ultimi, terrorizzati dalle minacce e da quanto già vissuto, sono fuggiti in massa nel Bangladesh, portando con sè i 36mila orfani. Un grido di dolore e di sofferenza da parte dei minori ora rimasti soli. Un richiamo al quale occorrerà che la Comunità Internazionale risponda in fretta, con la condanna delle violenze e con la predisposizione di alternative concrete per restituire loro un futuro dignitoso.

Fonte: Corriere.it