Blundo (M5S): “La società deve prendere atto della ricchezza della famiglia”

estate in famigliaSi è concluso domenica 6 luglio il meeting “E… state in famiglia 2014”. L’ultima giornata è stata dedicata ai temi più caldi: uomo, donna e matrimonio, dalla differenza si genera la vita.

Nel corso della sessione “Semi di futuro” la neuropsichiatra infantile e psicoterapeuta Mariolina Ceriotti Migliarese ha portato la sua personale esperienza di vita, oltre che lavorativa. “Essere madre e poi nonna mi ha fatto vedere come le cose possono andare bene”,  ha detto Migliarese, anche contro la crisi demografica di oggi che, come ha spiegato nel suo intervento Simone Pillon, ha le sue radici in una crisi antropologica. Pillon, avvocato e direttore del Forum Associazioni Familiari, ha parlato di una “nuova antropologia”, facendola risalire a filosofi della portata di Engels e Cartesio, un’antropologia “dell’indifferentismo”, in cui la non accettazione ha portato a un’accezione negativa di “differenza”, confondendola con la “disuguaglianza”. Gigi Avanti, terzo relatore dell’appuntamento, ha citato “Gli uomini vengono da Marte, le donne da Venere” di John Gray. Ha letto alla platea la prima pagina del libro, che racchiude tutto ciò che è uomo e tutto ciò che è donna, le loro differenze e peculiarità, che sono elemento arricchente diversamente da come molte coppie giovani lo vivono: “Il problema più frequente che emerge dalle coppie in crisi è ‘siamo troppo diversi’. Ma Dio non crea problemi, crea opportunità. La dottoressa Migliarese ha poi posto l’accento sul ruolo della donna, sulla difficile situazione che si trova a vivere nel suo essere “dilaniata tra madre e donna”. Per le giovani che si affacciano al mondo del lavoro, creare una famiglia suona come una rinuncia a se stesse, al loro percorso di formazione, alla loro professione. Questo deve cambiare. La donna deve capire che l’essere madre è un arricchimento anche nell’ambito lavorativo, ma per farlo ha bisogno anche di un cambiamento sociale più ampio.

Lo stesso accento al rispetto e alla dignità della persona nella sua completezza è stato posto da Enza Blundo, vicepresidente della Commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza, durante la sessione intitolata “Politikamente”. “La società deve prendere atto delle diversità – ha detto Blundo –, della ricchezza della famiglia. Bisogna aiutare il rispetto della dignità della persona. Bisogna rivedere la politica considerando tutti gli aspetti, partendo dall’ascolto di tutte le persone”. In questo la classe dirigente dovrebbe “dare la direzione a cui tendere per dare fiducia e speranza, fermo restando che non si possono dimenticare le responsabilità del singolo” commenta Giorgio Neglia, rappresentante di Fondirigenti. In un incontro che è stato anche generazionale, è intervenuto il presidente del Movimento Giovani Liberi e Forti, Alessandro Raimondi. “Noi siamo partiti dalla constatazione dell’assenza di identità politica tra i giovani, quindi abbiamo iniziato a incontrarci nei nostri salotti, per poi arrivare a fare formazione nelle scuole”. Il dottor Raimondi ha sottolineato quando i giovani “non siano tutti bamboccioni come spesso sento dire”. L’ostacolo maggiore che riscontra nella sua attività di volontariato è la difficoltà “a mettere in pratica”, sia per la sua stessa associazione (“dopo anni di richieste non abbiamo ancora ottenuto una sede per i nostri incontri”), così come per i giovani che dei loro progetti non riescono a fare concretezza.