Bolivia: giovani e famiglie a scuola di adozione

bolivia 3Si è svolto il 24 novembre in Bolivia un incontro tra le famiglie adottive e i giovani ‘istituzionalizzati’ con l’obiettivo di parlare e individuare “misure” di lotta contro l’abbandono e strumenti di promozione dell’ adozione.

L’incontro è stato promosso e organizzato da Ai.Bi. (Amici dei Bambini) Bolivia, con l’obiettivo di promuovere politiche di prevenzione all’abbandono che possono essere assunte dal Governo attuale: alla riunione ha preso parte la rete “Granada” che raccoglie i gruppi di genitori adottivi e associazioni giovanili ex- istituzionalizzati della Bolivia.

Nel corso del convegno Ai.Bi. ha ribadito che l’ abbandono è la quarta emergenza umanitaria del secolo: nel mondo il trend è crescente e ci sono almeno 160 milioni di bambini abbandonati.

In un’intervista a “El Diario”, il rappresentante delle famiglie adottive a livello nazionale, Celia Jordan, ha detto che la missione della Rete è quello di “promuovere la famiglia accogliente come unica soluzione realmente efficace al problema dell’abbandono, oltre a individuare significative strategie globali e innovative per i bambini abbandonati”.

Celia ha tre figli, uno biologico di 21 anni, e due adottati (17 e 14 anni), accolti in famiglia fin dalla tenera età.

“Ho scelto l’adozione – dice Jordan –  perché volevo avere più figli. A loro diciamo sempre che sono stati adottati come ‘figli di cuore’ “.

Per Celia si deve prendere in considerazione, inoltre, il fatto che una volta che si decide di adottare  altri bambini,  si deve dare lo stesso amore che una madre dà ai suoi figli biologici; si deve anche essere preparati per quando i bambini vogliano cercare la loro origini”.

“Ad un certo punto della loro vita – continua – i miei figli mi hanno chiesto perché i loro genitori li avessero abbandonati: è necessario aiutarli affinché loro stessi, come adolescenti, chiudano un cerchio nella loro vita; dare amore è fondamentale”.

Ciò che viene maggiormente evidenziato nel corso di questi incontri è la necessità di creare la consapevolezza delle Autorità sul trattamento che questi bambini ricevono fin dall’infanzia.

“L’adozione, le famiglie affidatarie e le relazioni familiari –precisa Jordan – sono aspetti fondamentali che fanno la differenza per chi vive l’abbandono”.

Pertanto, per il rappresentante nazionale delle famiglie Jordan “l’attuale Governo dovrebbe creare politiche di sviluppo pari per i bambini e gli adolescenti che sono in affidamento e che non possono permettersi di avere una famiglia”.

(Fonte: el diario sociedad.it)