Bolivia: I beneficiari dell’istituto Felix Mendez Arcos

Come ormai sapete bene, uno dei progetti che Amici dei Bambini sta implementando in Bolivia, é quello finanziato dalla Conferenza Episcopale Italiana (CEI) dal titolo: “Famiglia e adolescenza: ricerca e costruzione di percorsi sostenibili di uscita dall’abbandono”. Tale intervento consente di accompagnare l’inserimento sociale degli adolescenti con un lungo passato di istituzionalizzazione, appoggiandoli nella ricerca di un lavoro, e analizzandone le aspirazioni e gli obiettivi. In certi casi, il progetto li sostiene nella ricerca di una abitazione quando si avvicina il momento di lasciare l’istituto per raggiunti limiti di etá (18 anni).

Questa settimana, proponiamo un piccolo aggiornamento sulla situazione di alcuni dei nostri beneficiari.

Il giovane G. Q. ha trovato casa insieme ad un altro nostro beneficiario, W. R. Già a partire della prossima settimana, entrambi lasceranno il Mendez Arcos.

G., nel giro di pochissimo tempo dovrà affrontare tre grosse sfide, che lo stanno mettendo a dura prova da un punto di vista psicologico ed emotivo: ambientarsi nel mondo del lavoro, affrontare tre esami (matematica, fisica e chimica) che potrebbero aprirgli il mondo dell’università e lasciare la sicurezza dell’istituto. Sono tre passi molto importanti, che stiamo vivendo insieme a lui giorno dopo giorno: speriamo che abbia successo.

La prossima settimana un altro beneficiario, J. S., entrerà ufficialmente nel mondo del lavoro. Inizierà, infatti, a lavorare come “tuttofare” presso l’Istituto Superiore Ecumenico di Studi Teologici. Abbiamo optato per questo tipo di lavoro che lo occuperà dal lunedì al venerdì perché nei fine settimana ha gli allenamenti di calcio, dal momento che il ragazzo é stato acquistato da una squadra locale. Qualsiasi altro tipo di lavoro lo occuperebbe anche i fine settimana (almeno il sabato), il che lo priverebbe dell’opportunità di giocare a calcio.

Anche E. C. lascerà il Mendez Arcos per andare a vivere con il suo padrino. Pur essendo contento all’idea di diventare indipendente, la vita al Mendez Arcos, in centro città, lo ha reso un po’ pigro. La possibilità di andare a vivere a El Alto non lo stimola molto. Nonostante ciò, dopo una bella chiacchierata, siamo riusciti a fargli capire l’importanza d’iniziare una nuova vita in autonomia e indipendenza.

Per quanto riguarda W. R., il ragazzo ha terminato i suoi primi tre mesi di lavoro presso un’officina meccanica. Come da progetto, i primi tre mesi sono stati pagati da AiBi. Il datore di lavoro dovrebbe ora farsi carico, se lo ritiene opportuno, dell’assunzione ufficiale di W. Durante una intervista, il gerente ci ha comunicato di essere molto soddisfatto del lavoro svolto da W., il quale, nei tre mesi trascorsi, é riuscito ad ambientarsi ed integrarsi nell’ambiente di lavoro. Ci ha detto che si prenderà una settimana per valutare se assumere o meno il ragazzo.

Sono soddisfazioni per noi e grandi traguardi per i nostri ragazzi che, giorno dopo giorno, lottano per “seguir adelante”, andare avanti in questa vita che, troppo spesso, li ha resi vittime di decisioni altrui, in cui loro non hanno potuto intervenire affatto.