Bolivia, uno spiraglio per le adozioni internazionali?

salazarSi apre uno spiraglio nell’intricata vicenda delle adozioni internazionali in Bolivia. Negli ultimi giorni di gennaio il governo di La Paz ha provveduto alla nomina dei nuovi presidenti del Senato e della Camera dei Deputati, Eugenio Roja e Marcelo Elia, e del nuovo Ministro della giustizia, Elizabeth Sandra Gutierrez Salazar.

In particolare su quest’ultima sono puntate le attenzioni di tutti gli enti che si occupano di adozioni internazionali nel Paese sudamericano. L’autorità centrale boliviana per le adozioni internazionali infatti è il Viceministero delle pari opportunità che dipende direttamente dal Ministero della giustizia.

La speranza, ora, è che questo cambio ai vertici possa incidere positivamente sull’approvazione del nuovo Codigo del Minore. Il progetto di legge è al centro di un dibattito divenuto ormai estenuante: licenziato nel mese di dicembre dalla Camera dei Deputati, avrebbe dovuto essere approvato a gennaio dalla Commissione del Senato, ma attualmente si trova ancora in una situazione di stallo. L’approvazione del Codigo del Minore potrebbe, tra le altre cose,  velocizzare il riaccreditamento degli enti autorizzati alle adozioni internazionali, che in Bolivia sono di fatto ferme dal 2007, in attesa del rinnovo dell’accordo tra gli stessi enti e le autorità statali. In particolare una delle maggiori difficoltà che ha impedito l’avvio di nuovi iter è rappresentata dai tempi di permanenza pre-adottiva nel Paese da parte dei genitori, decisamente troppo lunghi (4-6 mesi).

Oltre che nella neo-ministro della giustizia,si confida anche nei nuovipresidenti di Senato e Camera, affinché dimostrino una maggiore sensibilità verso il tema delle adozioni e abbiano a cuore il futuro dei 20mila bambini boliviani senza famiglia che vivono negli istituti di accoglienza.