Bologna, 26 marzo: “Come può un bambino abbandonato da una mamma credere ancora nell’amore di un’altra mamma?”

Abbandono, male del secolo

Può esistere una spiritualità dell’adozione, o accogliere un bambino abbandonato è solo un fatto giuridico?

Sono oramai dieci anni che le famiglie del movimento familiare di Ai.Bi. hanno avviato una ricerca dentro l’adozione per cercare di carpirne il vero significato: come può un bambino abbandonato da una mamma credere ancora nell’amore di un’altra mamma?

Ci può essere un atto di amore nell’abbandono di un bambino, o è follia il solo pensarlo?

Vi può essere fecondità in una coppia sterile?

A queste ed altre domande tenteranno di dare una risposta le famiglie del gruppo familiare di Ai.Bi. di Bologna, che martedì 26 marzo 2013 alle ore 21.00, presso la Chiesa Ss. Francesco Saverio e Mamolo (Via S. Mamolo, 139. Ingresso libero fino ad esaurimento posti) metteranno in scena la rappresentazione “… ma Dio tace”, ovvero la contemplazione del mistero dell’ abbandono.

L’opera teatrale è stata scritta dieci anni fa dal fondatore di Ai.Bi. Marco Griffini, il quale, immergendosi nel “cuore” dei vari personaggi coinvolti nel cammino adottivo, tenta di svelare le profondità di un mistero affascinate e meraviglioso: l’accoglienza di un bambino abbandonato verso il suo cammino di salvezza dalla perdita del padre e della madre.

Saranno le stesse famiglie adottive ad interpretare, come testimoni credibili e veritieri, i differenti ruoli della rappresentazione: da Gesù abbandonato in croce al bambino affranto nella desolazione del suo istituto; dalla ragazza madre che, disperata, decide di lasciare suo figlio, allo sconforto di una donna scioccata dalla scoperta della sua sterilità. Ma anche dalla gioia dell’incontro di due realtà che da sempre si sono strenuamente cercate, pur vivendo l’una lontana dall’altra, alla tenerezza di un padre che accoglie ,nel suo cuore ,la fede di un figlio non nato dal suo seme.

La rappresentazione della contemplazione vuole essere un messaggio di speranza e di sprone per ogni famiglia e ogni persona che crede nell’amore: “se si mantiene viva la speranza, l’abbandono non è l’ultima parola, né nella vita di bambino, né nel futuro di una coppia sterile”.

Per chi volesse approfondire i temi della rappresentazione della contemplazione, si consiglia la lettura del libro di Marco Griffini “… ma Dio tace. Abbandono, speranza, adozione”.