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Bologna. Nuovo protocollo d’intesa per l’integrazione dei migranti: faranno volontariato!

Manutenzione di edifici pubblici e di scuole, pulizia di piazze, strade, giardini e assistenza ad anziani e disabili: sono queste le attività nelle quali saranno impegnati i profughi e i richiedenti asilo ospiti della regione Emilia-Romagna!
Il loro impiego nei lavori socialmente utili scaturisce da un nuovo protocollosiglato a Bologna martedì 10 ottobre, tra Regione, Forum del Terzo settore, sindacati, Cooperative sociali e Anci, che, riprendendo per la prima volta le indicazioni del decreto Minniti sull’immigrazione, incentiva i Comuni a organizzare attività di volontariato per i richiedenti protezione internazionale. Il nuovo Piano per l’integrazione del Governo spinge dunque sempre più ad andare nella direzione di un’integrazione efficace e seria.

C’è quindi una soluzioni organizzativa più adeguata e meno affrettata nell’accoglienza dei profughi e nei percorsi di apprendimento della lingua italiana: il volontariato!

La precedente intesa, sottoscritta due anni fa, nel 2015, aveva portato ad ottimi risultati, permettendo di impiegare in attività di volontariato oltre mille persone in più di 1.500 interventi; attualmente, il nuovo protocollo intende impiegare  oltre 13.000 mila richiedenti protezione internazionale, la maggioranza dei quali ospitati nei Centri di accoglienza straordinaria (Cas) e in parte nelle strutture del Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati(Sprar).

La strada per l’integrazione viene così spianata e asfaltata dai richiedenti protezione internazionale: le attività di volontariato infatti – come da sempre sostiene Ai.Bi. con la Campagna Bambini in Alto Mare che promuove un’ accoglienza umana e diffusa per una buona integrazione-  oltre ad essere socialmente rilevanti, riescono a ridurre le barriere comunicative che spesso sono il tallone d’Achille per arrivare ad una completa integrazione.