Bonus bebè. Il Care incontra l’assessore regionale “Chiederemo di rivedere i criteri per l’erogazione del bonus in Lombardia”

careLa decisione (del 15 febbraio scorso) di Roberto Maroni, presidente della Regione Lombardia, di escludere le famiglie adottive dal bonus bebè ha fatto scoppiare polemiche e critiche da ogni angolazione: enti, associazioni, politici e famiglie. Tra queste ha subito assunto un ruolo da capofila il Care (Coordinamento di 34 Associazioni Familiari adottive e affidatarie) che ritenendo “irricevibili le argomentazioni del governatore della Lombardia” ha lanciato una petizione su change.org, che in poche ore ha raccolto 1.500 adesioni.

Un grande risultato che ne ha partorito immediatamente un altro: un incontro giovedì 25 febbraio vis à vis con l’assessore al Reddito di Autonomia e Inclusione Sociale della Regione Lombardia, Giulio Gallera, per un confronto sul sostegno alle famiglie adottive e la loro inclusione nei criteri di erogazione del Bonus bebè di Regione Lombardia.

È una grandissima soddisfazione, un segno di apertura – commenta Monya Ferritti, presidente del CARE – Noi chiederemo di rivedere i criteri per l’erogazione del bonus in Lombardia, è una questione di pari diritti, come hanno evidenziato tanti commenti lasciati alla petizione”, continua Ferritti, “ma chiederemo anche di discutere delle migliori strade per sostenere le famiglie adottive della Lombardia”.

Sulla vicenda è stata anche presentata in Parlamento una interrogazione, a firma di Veronica Tentori (PD) e altri 24, che parla di “provvedimento fortemente discriminatorio nei confronti delle famiglie adottive e dei bambini adottati” e chiede “se, al di là del caso descritto, intenda assumere iniziative, anche normative, volte a supportare la famiglia e la genitorialità nel rispetto del principio di uguaglianza e senza determinare ingiustizie e discriminazioni”.

Fonte: Vita