Bonus Università: quasi 4mila euro di detrazione per gli studenti di Medicina del Nord Italia

Chi paga le tasse universitarie per la frequenza di corsi in atenei privati può accedere a un bonus che varia a seconda della facoltà e dell’area geografica in cui si trova la sede degli studi

Nell’arco di 10 anni, il numero di studenti iscritti all’Università è aumentato di oltre il 10%; il tutto a fronte di un calo della popolazione nella fascia d’età 18-24 anni del 5%. Certo, ancora rimane alta la percentuale di studenti che abbandonano gli studi, così come lo squilibrio tra le università del sud, con meno iscritti, rispetto a quelle del nord. A completare il quadro c’è la recente grossa crescita delle università telematica, che in parte rispondono alle esigenze di risparmio da parte degli studenti che devono allontanarsi da casa propria per poter frequentare un ateneo, con relativi costi.
A sostegno di questi studenti, però, c’è anche lo strumento del “Bonus Università”: un’agevolazione pensata sottoforma di detrazione fiscale per gli studenti(o, meglio, per i soggetti che pagano le tasse universitarie, ovvero i genitori, il tutore o lo studente stesso se non più a carico della famiglia) iscritti alle università private, non statali.
Il bonus è stato introdotto nel 2015 ed è stato confermato anche per quest’anno. Naturalmente, essendo una detrazione da portare nella dichiarazione dei redditi, le spese da prendere in considerazione sono quelle sostenute nel 2023.

Bonus Università: caratteristiche e aventi diritto

La platea dei beneficiari è ampia, essendo rivolto a chiunque sia iscritto a corsi di laurea, laurea magistrale, laurea magistrale a ciclo unico, dottorati, specializzazioni e master universitari di primo e secondo livello, e abbia un reddito complessivo (si parla sempre del soggetto che paga le tasse, non dello studente) non superiore a 240mila euro. Il contributo diminuisce al crescere del reddito a partire dai 120mila euro: sotto tale soglia spetta la cifra massima.
L’ammontare del bonus varia anche in base al corso di studi frequentato e all’area geografica in cui si trova l’Ateneo. Il Governo ogni anno aggiorna le cifre pubblicando una tabella apposite e decidendo il valore massimo del bonus attraverso un decreto.
Per la dichiarazione dei redditi 2024, dunque relativa a redditi e spese del 2023, la detrazione massima in assoluto è di 3.900 euro e spetta agli iscritti alle facoltà di Medicina e dell’area sanitaria in Università del Nord Italia e agli iscritti a corsi di dottorato, specializzazione e master universitari di primo e secondo livello di qualsiasi disciplina, ma sempre nel Nord Italia.
Per gli studenti di Medicina (e di dottorati, master, ecc.) del Centro Italia, il contributo massimo scende a 3.100 euro e per quelli del Sud Italia e le Isole a 2.900 euro. Per i corsi del settore sanitario, invece, il contributo per le Università del Centro Italia è di 2.900 euro e per Sud e Isole di 2.700 euro.
Per le discipline scientifico-tecnologiche i massimali sono di 3.700 euro, 2.900 euro e 2.600 euro rispettivamente per Università del Nord, del Centro e del Sud e Isole. Leggermente più bassi quelli delle discipline di area umanistica e sociale, che “valgono” 3.200 euro per gli studenti del Nord Italia, 2.800 per quelli del Centro e 2.500 per Sud e Isole.