Brasile: grazie alla marmellata di umbu, il mio bambino può crescere con me

marmellataNegli angoli più poveri del mondo, la piaga dell’abbandono non si limita a fare vittime anche tra i piccoli, ma colpisce anche i loro genitori. È il caso di molti villaggi della Bahia, dove, alla miseria di larghi strati della popolazione, negli ultimi anni si sono aggiunte anche gravi avversità climatiche a complicare la vita di chi, in questa parte del Brasile, lotta ogni giorno per un’esistenza dignitosa.

L’economia della Bahia è legata principalmente all’agricoltura e ai cicli stagionali. Questi ultimi, però, stanno vivendo una fase di profondo stravolgimento che ha portato a lunghi periodi di siccità che si protraggono anche per anni interi. Con la conseguenza che, per molte famiglie, è diventato impossibile ottenere un raccolto che vada al di là di quanto basti per la semplice sussistenza.

Alle crescenti necessità della popolazione locale, però, viene incontro ogni giorno il quotidiano lavoro di collaborazione di Amici dei Bambini e di un’associazione operante sul territorio, l’Apac (Associação Parceira das Criança). Partner di Ai.Bi. Brasile da diversi anni, l’Apac è un sodalizio composto da donne residenti nei villaggi rurali tra le città di Senhor do Bonfim e Jaguarari. Le sue principali attività sono finalizzate alla realizzazione di progetti di animazione per i bambini assistiti dai centri diurni e alla promozione di piccole esperienze di imprenditorialità nel quadro di una più ampia lotta alla povertà.

Proprio in quest’ultimo ambito si inserisce la più recente iniziativa che ha visto l’Apac collaborare con successo con Ai.Bi. Brasile, grazie soprattutto al decisivo contributo dei nostri sostenitori a distanza. È proprio con il loro aiuto, infatti, che molte donne dei villaggi della Bahia hanno potuto avviare un percorso di inserimento sociale mirato all’autosostentamento.

E si tratta di un’attività… davvero molto dolce. Le mamme coinvolte nel progetto, infatti, si occupano della preparazione, del confezionamento e della vendita di marmellata di umbu, un frutto locale particolarmente dolce e molto energetico. La qualità del prodotto è talmente apprezzata nella regione che diverse mense scolastiche si riforniscono di marmellata di umbo proprio dalle nostre amiche, che vedono il fatturato della propria piccola impresa aumentare di anno in anno.

E la marmellata non è l’unico prodotto di cui si occupano le donne beneficiarie del progetto. Grazie alla collaborazione tra Apac e Ai.Bi. e al contribuito del Sostegno a Distanza, esse svolgono anche un’intensa attività di produzione di oggetti di artigianato – realizzati in particolare con carta riciclata e paglia intrecciata, seguendo una millenaria tradizione locale – e di confezionamento di tovaglie e biancheria. Il tutto condito da un’impressionante determinazione da parte di queste giovani mamme che, così, hanno ritrovato non solo un lavoro, ma soprattutto la speranza di riuscire a portare avanti la famiglia e di prendersi cura dei propri bambini.