Bruxelles, incontro tra Renzi e Kabila

bambini_congo200Qualcosa si muove sul fronte della Repubblica Democratica del Congo. E potrebbe trattarsi di un passo in avanti nella risoluzione della crisi delle adozioni, con la temporanea sospensione delle autorizzazioni da parte della Direction Général de Migration all’uscita dei minori adottati. Una sospensione che dura dal 25 settembre 2013, quando il governo di Kinshasa ha deciso di congelare tutte le pratiche d’adozione per avviare controlli più rigorosi.

In un documento, le Autorità Congolesi informavano  della  sospensione per  dodici mesi delle  adozioni in Repubblica Democratica del Congo, motivando la decisione con il  sospetto di “ri-adozione” dei minori da parte di coppie adottive nei Paesi di accoglienza.

Per quanto concerne l’Italia, la Ministra Kyenge nella sua visita lo scorso novembre in RD Congo ha avuto conferma dalle Istituzioni congolesi  che gli Enti e il “sistema adozioni Italia”  operano  correttamente e con trasparenza in un’attività verificabile nell’esclusivo interesse dei minori, pur tuttavia senza ottenere risultati concreti.

Ora, tra il 2 e 3 aprile, nel corso di un summit UE – Africa, si incontreranno a Bruxelles il Primo Ministro italiano Matteo Renzi e il Presidente della Repubblica Democratica del Congo, Joseph Kabila. Un contatto che potrebbe rivelarsi significativo per dare esito positivo al blocco imposto da Kinshasa, in un contesto che da mesi vede la totale assenza di comunicazioni del Governo centrale congolese.

Una situazione che pregiudica la possibilità dei figli già adottati di poter abbracciare i genitori, costretti al rimpatrio una volta scaduto il visto turistico. Una situazione di grave sofferenza anche per quelle coppie che hanno un abbinamento in corso. Una situazione che di fatto impedisce ai bambini abbandonati del Congo di poter sognare una mamma e un papà.

Un segnale ulteriore che lo stato delle cose potrebbe essere in evoluzione, è la comunicazione da parte dei volontari espatriati dell’Associazione Amici dei Bambini, per ora non confermata da fonti ufficiali di Kinshasa, che l’11 aprile una delegazione del Governo congolese dovrebbe atterrare negli Stati Uniti per verificare le condizioni dei minori adottati, valutandone lo stato post adozione e il livello di integrazione nelle famiglie adottive.

Ai.Bi. auspica che Matteo Renzi, nella duplice veste di Presidente del Consiglio e Presidente della Commissione per le Adozioni Internazionali (ad interim?), solleciti una soluzione positiva per le centinaia di coppie adottive che hanno i loro figli nel Paese, fondando una ripresa effettiva e duratura delle adozioni internazionali in RD Congo, nel rispetto delle normative internazionali e della sovranità nazionale di questo Paese.